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Dal 1 al 6 agosto 360 scout percorreranno i sentieri del Trentino: è la Route nazionale dell'Agesci

Attraverseranno paesi, magari in cerca di una fontana per riempire le borracce, imboccheranno sentieri che dal fondovalle li porteranno in quota, scaleranno qualche cima e scenderanno lungo i pendii erbosi, e poi pianteranno le loro tende, macchie di colore nell'ombra fresca della sera… Certamente a qualcuno capiterà di incontrare, dal 1° al 6 agosto, uno dei sei gruppi di scout, trentini e non, che in quei giorni vivranno in Trentino Alto Adige la parte mobile della Route nazionale, l'atteso appuntamento a cui l'Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) si prepara ormai da più di un anno. Dal 7 al 10 agosto 30mila Rover e Scolte, giovani scout dai 17 ai 21 anni, si ritroveranno al parco regionale di San Rossore (Pisa), dove prenderà vita la “città delle tende”; prima però, dal 1° al 6 agosto, cammineranno a piedi, zaino in spalla, lungo le strade e i sentieri di tutta Italia, in 456 campi mobili vissuti per comunità gemellate (gruppi da una sessantina di persone) provenienti da zone diverse.

Anche il Trentino Alto Adige ospiterà 6 campi mobili, accogliendo sui suoi sentieri i passi di 360 persone. L'anniversario della Grande Guerra fa da sfondo ai diversi percorsi, preparati dai sei gruppi locali che hanno scelto di ospitare “Clan” di altre regioni, conducendoli sui sentieri delle montagne trentine e altoatesine: due dei sei itinerari si snodano sull’Altipiano di Folgaria-Lavarone e sul Pasubio, lungo il Sentiero della Pace e la Strada delle 52 gallerie, per arrivare alla Campana dei Caduti di Rovereto, Maria Dolens; un altro percorso segue il Sentiero della Pace, tra fortini e trincee, dalla Val d'Adige fino alle rive del lago di Garda; da Riva del Garda parte invece una route che salendo sulla strada della Ponale ed entrando nella valle arriva al lago di Ledro. Salgono più in quota i due percorsi che attraversano le montagne del Lagorai, da Cavalese a Cima Lagorai, e i monti di Otzi, in Alto Adige.

La Route nazionale è molto più di un evento: è un progetto, un percorso, una storia che i Rover e le Scolte dell’Agesci hanno cominciato a costruire già durante l'anno. Il tema è quello del Coraggio: dall'ambiente alle emergenze sociali, dalle relazioni alla vita ecclesiale, sono tanti e diversi uno dall'altro gli ambiti in cui i 1500 Clan si sono giocati negli ultimi mesi, approfondendo una particolare tematica (scelta a partire dai bisogni che ognuno riscontrava sul proprio territorio) e progettando poi una “azione di coraggio”: centinaia di iniziative concrete realizzate dai Clan di tutta Italia, hanno fatto sì che i giovani diventassero protagonisti del cambiamento. È questo che a loro chiede l'Associazione con questa Route nazionale: di sentirsi responsabili del futuro di tutti, di essere sentinelle che sanno guardare al Buono e al Bello, di entrare nella Storia e “fare nuove tutte le cose”.

A San Rossore, i giovani dell'Agesci scriveranno la Carta del Coraggio, un documento che sintetizzerà l’impegno dei ragazzi di mettersi concretamente al servizio del Paese per renderlo un Paese migliore. “Quello che vivremo in questa Route nazionale – commenta Enrico Chemello, Incaricato Regionale R/S insieme a Chiara Bonvicini, sarà occasione preziosa di sentire la voce dei nostri ragazzi; una voce tanto forte e potente che non potrà essere ignorata”.

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