Gli Europei di ciclismo a Trento dall’8 al 12 settembre

Giacomo Nizzolo in piazza Duomo, arrivo della prova maschile di domenica. Il campione europeo non ci sarà, puntando invece sui Mondiali. Foto Giacomo Podetti

Il Trentino si appresta a scrivere un nuovo, avvincente capitolo della sua lunga storia d’amore con lo sport delle due ruote. Dall’8 al 12 settembre infatti, Trento, il Monte Bondone e la Valle dei Laghi ospiteranno per la prima volta i Campionati Europei su strada, il più grande evento ciclistico mai organizzato nella nostra provincia. Circa 800 corridori, provenienti da una cinquantina di Paesi, si contenderanno tredici titoli delle categorie Juniores, Under 23 ed Élite.

“Un grande e spettacolare appuntamento che strizza l’occhio a quegli atleti di primo piano che, per caratteristiche, non hanno potuto dire la propria ai recenti Giochi olimpici di Tokyo”, spiega il presidente del Comitato Organizzatore, Maurizio Evangelista, già general manager del “Tour of the Alps”. “Se la gara a cinque cerchi è stata un affare per scalatori, il Trentino richiamerà ciclisti completi, dotati di spunto veloce”. Un identikit al quale rispondono perfettamente sia la campionessa in carica Annemiek van Vleuten sia altri iscritti nell’albo d’oro della rassegna continentale: Peter Sagan, Anna van der Breggen, Marianne Vos e il valsuganotto Matteo Trentin, fra i 13 convocati dal commissario tecnico azzurro Davide Cassani insieme al noneso Gianni Moscon.

Il trentino della Ineso Granadiers Gianni Moscon. Foto Instagram Gianni Moscon

Ad aprire la kermesse – allestita sotto l’egida dell’UEC (Union Européenne de Cyclisme) dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, in collaborazione con Trentino Marketing, il Comune di Trento e Trento Eventi Sport – saranno, mercoledì 8, la cronometro individuale Juniores (sia femminile sia maschile) di 22,4 chilometri e 172 metri di dislivello ed il Team Relay (cronosquadre miste) di 44,8 km, ovvero due giri del pianeggiante circuito che dal MUSE si dirigerà verso la vicina piazza delle Donne Lavoratrici, passando per Ravina, Romagnano, Aldeno e Mattarello.

Sullo stesso tracciato, giovedì 9, si disputeranno anche le cronometro individuali Élite (a cui parteciperanno pure il belga Remco Evenepoel, il più giovane vincitore del “Giro di Danimarca”, e il piemontese Filippo Ganna, oro nell’inseguimento a squadre in Giappone) e Under 23, con precedenza alle donne.

Venerdì 10, invece, si svolgeranno – con partenza e arrivo a Trento, in piazza Duomo – due prove in linea Juniores (di 67,6 km e 1.250 m/dsl in campo femminile e di 107,2 km e 2.000 m/dsl in quello maschile) ed una di 80,8 km e 1.500 m/dsl per le Under 23. inclusa la giudicariese Barbara Malcotti. Altre due prove in linea – sempre in piazza Duomo – si terranno sabato 11: l’Élite rosa di 107,2 km e 2.000 m/dsl (con la friulana Elena Cecchini e la polacca Katarzyna “Kasia” Niewiadoma tra le favorite) e l’Under 23 uomini di 133,6 km e 2.500 m/dsl.

Il percorso della gara Men Elite di domenica 12 settembre. L’arrivo è in piazza Duomo dopo 179.2 chilometri di gara

Chiuderà i Campionati Europei, domenica 12 settembre ancora davanti alla cattedrale di San Vigilio, l’Élite Men road race di 179,2 km e 1.765 m/dsl, che prevede l’ascesa al Monte Bondone, fino all’abitato di Candriai, prima della “picchiata” verso Trento. Dove i ciclisti – compresi gli sloveni Tadej Pogačar, dominatore degli ultimi due Tour de France, nonché bronzo olimpico e Primož Roglič che sta lasciando poco spazio ai suoi avversari alla Vuelta – inizieranno gli otto giri del circuito cittadino di 13,2 km, caratterizzato dalla  salita di Povo (3,6 km al 4,7%).

“Questa manifestazione rappresenta una sfida che il Trentino ha accolto con entusiasmo. Nell’anno della ripartenza, dimostriamo come le radici che ci legano alla bicicletta siano più forti che mai e trovino sul territorio sempre un percorso vincente”, sottolinea l’amministratore delegato di Trentino Marketing, Maurizio Rossini. Alla perfetta vetrina per mettere in mostra sia le bellezze paesaggistiche della nostra terra sia la qualità del movimento ciclistico italiano contribuirà, oltre a una “task force” di 200 persone, anche una copertura televisiva senza precedenti. Saranno, infatti, 71 i Paesi collegati o raggiunti, con la concreta possibilità di superare i 14 milioni di telespettatori registrati negli Europei di Plouay 2020.

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