Ogni mese su una cima con un momento di preghiera in gruppo
In più di dieci anni, ormai il gruppo ha girato tante valli e tante catene montuose del Trentino e dell'Alto Adige: ha trovato significativa “risposta” l'iniziativa di spiritualità montanara partita in diocesi di Trento nel 2002 (anno Internazionale della Montagna) con Michele Niccolini e altri amici che l'hanno intitolata “Montagna giovani” (da non confondere con l'associazione nazionale “Giovane Montagna”, che celebra il centenario).
La formula rimane quella di proporre quasi un'escursione al mese da preparare e realizzare cogliendo i richiami dell'ambiente e anche i suggerimenti della Parola di Dio in quella giornata. Sia che si veda d'inverno con le ciaspole o a fine estate con un pernottamento in rifugio, l'escursione di “Montagna giovani” viene lanciata da una locandina illustrativa (per potersi preparare e camminare in sicurezza) e trova poi il suo momento centrale presso una croce o un capitello: “Durante la preghiera insieme proponiamo la meditazione e la lettura di un salmo. Poi leggiamo il Vangelo domenicale e, quest'anno, anch eun richiamo fresco di Papa Francesco” spiegano Sergio Frisinghelli, Francesca Avanzo, Riccardo Pertile ed Enrico Emanuelli, che rappresentano il gruppo promotore insieme a Elena Barberi, Sara Pedrini e Anna Boratti. Raccontano poi che la proposta è rivolta a venti-venticinquenni ma – anche perchè il gruppo promotore è ormai stagionato – non sono escluse anche partecipazioni di adulti”. In più occasioni si cerca di prevedere anche l'incontro con qualche personaggio significativo: in Primiero lo scorso anno i giovani ascoltarono la testimonianza di Mariano Frizzera, guida alpina locale.
Così l'escursione di “Montagna giovani”, diversa da una gita della SAT ma ispirata da rispetto e amore per la natura, diventa anche cammino spirittuale e crescita nell'amicizia. Per la Pastorale giovanile che la “benedice” si tratta anche di un modo per coinvolgere quanti non sono già straimpegnati in altri momenti pastorali. Don Tiziano Telch vi ha preso parte in più occasioni: “La salita, non solo nell’esperienza biblica – osserva – ti aiuta nella tua ricerca di Dio. Anche la fatica, quando è fatta insieme, ti libera, ti rende più raggiungibile da Dio e dagli altri. E’ come se col sudore ci si sciogliesse un po’, si riuscisse a far cadere certe maschere. Ci si ritrova più veri.”
Per conoscere il calendario delle gite o per ricevere le informazioni dal gruppo promotore basta cliccare sul sito della Pastorale giovanile di Trento.
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