Per la sezione “Destinazione”, quest’anno dedicata all’Argentina, ospite del Trento Film Festival sarà il regista e scrittore Marco Bechis. Nato in Cile, madre di quel Paese e padre italiano, ha vissuto anche in Argentina dove, nel 1977, durante la dittatura, fu sequestrato dalla polizia di Buenos Aires e, dopo quattro mesi di detenzione, espulso verso l’Italia.
Dopo un cortometraggio d’esordio, da quell’esperienza trae spunto il suo quarto film “Garage Olimpo”. A Trento, domenica 27 aprile, al cinema Modena di via San Francesco d’Assisi, alle ore 10,30 verrà proiettato “Alambrado” (93 minuti) in cui il regista, all’esordio nel lungometraggio, nel 1991, racconta di un anziano antiquario che, trasferitosi in Patagonia, si oppone, insieme ai suoi due figli, alla costruzione di un aeroporto che andrebbe a tutto beneficio di una multinazionale del turismo.
Realizza un recinto (“alambrado”) e lo difende a tutti i costi. Presente Bechis, introdurrà il film Mauro Gervasini, direttore del Tff. Lo stesso giorno, alle 17,30 al salotto letterario di MontagnaLibri, in piazza Duomo, lo scrittore Bechis presenterà invece “La solitudine del sovversivo”, pubblicato da Guanda, in cui “fa i conti”, se mai è possibile, con la sua vita di ragazzo nell’Argentina della dittatura e con quei terribili quattro mesi passati nelle mani degli aguzzini. Aveva vent’anni. Lui ce l’ha fatta, molti altri suoi compagni no. Bechis dialogherà con il critico Stefano Giordano. Infine, Bechis parteciperà alla serata dedicata all’Argentina in programma lunedì 28 aprile, al teatro Sociale con inizio alle ore 21.