È morto Papa Francesco

Papa Francesco nell’intervista rilasciata a Fabio Fazio nel programma “Che tempo che fa”

Alle 7.35 di lunedì 21 aprile papa Francesco è morto. A dare l’annuncio il cardinal Farrell: “Una vita interamente dedicata al Vangelo e alla Chiesa, vissuta con amore e coraggio, specialmente verso i poveri. Lo raccomandiamo all’infinita misericordia di Dio, con immensa gratitudine per il suo esempio”.

Il pontefice aveva 88 anni. Era stato nominato papa nel 2013, succedendo a Joseph Ratzinger, che si era dimesso. Era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma tra il 14 febbraio e il 23 marzo 2025 a causa di una polmonite bilaterale e varie altre complicazioni all’apparato respiratorio.

“La mia gente è povera e io sono uno di loro”, aveva detto quando era vescovo di Buenos Aires per spiegare la scelta di abitare in un appartamento e di prepararsi la cena da solo. Ai suoi preti aveva sempre raccomandato misericordia, coraggio e porte aperte.

Bergoglio è nato in Argentina il 17 dicembre 1936, figlio di emigranti piemontesi: suo padre Mario faceva il ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupava della casa e dell’educazione dei cinque figli.

Diplomatosi come tecnico chimico, ha scelto poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario diocesano. L’11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù. Nel 1973 ha emesso la professione perpetua nei gesuiti.

Nel giorno di Pasqua, domenica 20 aprile 2025, papa Francesco si era affacciato dalla Loggia delle Benedizioni per dare la benedizione “Urbi et Orbi”. Queste le ultime parole – su uno dei temi a lui più cari: quello della pace – che aveva affidato a monsignor Diego Ravelli. 

Aggiornamento ore 12.10.

Il corpo di Papa Francesco, deceduto questa mattina alle 7.35, sarà portato nella cappella di Casa Santa Marta, dove avverrà la constatazione della morte secondo quanto previsto dal nuovo Ordo exsequiarum Romani Pontificis, la cui edizione aggiornata è stata approvata da Francesco il 29 aprile 2024.

Tutto ciò dovrebbe avvenire verosimilmente in serata, quando, contestualmente alla certificazione della morte, saranno diffuse anche le attestazioni mediche. In base al nuovo rito, infatti, la constatazione della morte del Sommo Pontefice non avverrà più nella camera papale ma nella cappella. Successivamente – scrive l’Agensir – il corpo sarà deposto immediatamente nella bara e sarà esposto alla venerazione dei fedeli già all’interno della bara aperta. Non sono più previste le tre tradizionali bare di cipresso, piombo e rovere. L’ultima edizione dell’Ordo exsequiarum Romani Pontificis era stata approvata nel 1998 da san Giovanni Paolo II e pubblicata nel 2000.

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