Lorenzo e Marianna, genitori di Sara Piffer, la 19enne promessa del ciclismo di Palù di Giovo travolta e uccisa da un un auto mentre si allenava il 24 gennaio scorso, sono i protagonisti della puntata pasquale di “Vite che sanno di Vangelo”. 

Rileggendo il racconto della Risurrezione, Lorenzo e Marianna raccontano i sogni e le speranze della figlia improvvisamente infranti, ma anche la sua fede semplice e coraggiosa. E soprattutto quella purezza che ha indotto mamma, papà e i tre fratelli – Christian (che il giorno della tragica morte pedalava con Sara), Loris e Gabriele – a perdonare l’investitore che con una manovra azzardata ha spezzato la vita della giovane atleta.

“Un seme che muore per produrre frutto”

“Sara, lo hanno attestato in tanti, è sempre stata – dicono i suoi cari – una persona pura. Non doveva essere contaminata neanche in punto di morte e quindi il perdono è stato proprio il frutto della sua purezza. È stata una cosa superiore a noi, una voce dentro che ci ha detto di perdonare. Noi pensiamo solo al bene che ha fatto”. “Tanti – aggiungono – ci chiamano per portare la nostra testimonianza, e questo ci dà ancora più responsabilità per non lasciar cadere nel vuoto questo seme che muore per produrre frutto”.

“Per questo ora – sorridono Marianna e Lorenzo – possiamo immaginarla solo in paradiso. D’altro canto, se non ci è salita ‘la’ Sara…”.

La testimonianza di Lorenzo e Marianna trova ampio spazio anche su Vita Trentina, tra le storie di Pasqua pubblicate sul numero del settimanale diocesano oggi in uscita. “Il cielo di Sara” titola l’articolo, che rilancia in forma cartacea il contenuto della puntata di “Vite che sanno di Vangelo”.

La mamma e il papà di Sara Piffer saranno anche ospiti su RAI1 dello Speciale “A sua Immagine”, in onda nel pomeriggio del Venerdì Santo, 18 aprile, a partire dalle ore 14.30.