“Un territorio, tanti”. Tanti come i dialetti e le lingue minoritarie del Trentino, che sono al centro del nuovo podcast in onda – e in podcast – in queste settimane sulle frequenze web di Sanbaradio, la radio della comunità universitaria trentina.
Curato da Ludovica De Angelis, che per il dottorato si occupa di dialettologia e di psicolinguistica, il programma propone un’accurata indagine sulla conservazione e la preservazione delle varietà dialettali e delle lingue minoritarie presenti all’interno del territorio del Trentino-Alto Adige, con particolare attenzione al tema dei parlanti più giovani.
Un progetto nato dal percorso di studi della sua curatrice: “Ho immaginato potesse essere interessante divulgare certi aspetti del nostro territorio ad ascoltatori di diversa età, che nella vita quotidiana non si occupano di questi temi, dato che il Trentino Alto Adige, dal punto di vista linguistico, è un territorio molto particolare, con diverse lingue minoritarie come il mòcheno, il ladino e il cimbro, ma anche molte varietà dialettali di differente costituzione, con influenze venete, ma anche lombarde”, racconta De Angelis, che ha scelto di affrontare l’argomento dialogando con i rappresentanti di realtà da anni attive nell’ambito della conservazione linguistica come l’Istituto culturale Mocheno, l’Istituto ladino “Micurà de Rü” o l’Istituto Cimbro, ma anche intervistando personaggi che con i dialetti e le tradizoni “giocano” volentieri. Come il cantautore noneso Felix Lalù o il corista social Luca Lazzeri Zanoni. “Molti degli ospiti del podcast sono molto giovani e hanno dimostrato di avere a cuore il dialetto, in particolare se pensiamo alle varietà regionali. In qualche modo sentono di esserne parte, anche in qualità di parlanti. Hanno un’ottima conoscenza del dialetto o della loro lingua minoritaria. Nelle fasce d’età più giovani, sebbene di solito si tende a pensare il contrario, il dialetto continua ad essere preservato, anche con un certo affetto: ho trovato una situazione molto più positiva di quanto mi aspettassi, e questo mi ha sorpresa”, spiega ancora la curatrice del podcast.
Una fotografia attuale e molto concreta, che racconta di un presente vivo per lingue minoritarie e dialetti.
“Anni fa si ipotizzava una sorta di declino delle varietà dialettali in quanto tali, ed effettivamente in parte è accaduto”, considera Ludovica De Angelis: “Dalla ricerca svolta, però, mi sembra che sul nostro territorio il declino sia molto meno grave di quanto ci si potesse aspettare. Se è sempre utile rinforzare ciò che viene fatto per preservare le lingue minoritarie e le varietà dialettali, va detto che il Trentino Alto Adige è una regione che si distingue in questo. È difficile fare una previsione di come si svilupperanno in futuro, ma certamente oggi queste varietà sono vive e ancora utilizzate”.
Ce lo racconta il territorio, con i suoi tanti linguaggi.