Sono 300 gli iscritti al Pellegrinaggio diocesano che partirà domenica 30 marzo da Trento, e al quale parteciperà anche l’arcivescovo Lauro Tisi. “C’è una grande partecipazione, che ci stupisce, e che è frutto di un grande interesse verso il pellegrinaggio e verso il Giubileo”, commenta il delegato vescovile dell’Area annuncio e sacramenti della Diocesi di Trento don Mattia Vanzo.
Il Pellegrinaggio diocesano parte dopo quello dei volontari, che si è svolto dal 7 al 9 marzo, e prima di quello degli adolescenti, che è fissato dal 25 al 27 aprile. “A differenza degli altri, il pellegrinaggio diocesano non è un giubileo di categoria: è l’unico pellegrinaggio vero e proprio che proponiamo come Diocesi di Trento”, sottolinea don Vanzo.
Dopo l’arrivo a Roma, per domenica 30 marzo è prevista una Messa nella basilica di San Paolo fuori le Mura. Il giorno seguente si aprirà con la Messa nella basilica di San Pietro e una visita libera in Vaticano con il passaggio della Porta Santa. Nel pomeriggio, i pellegrini visiteranno la chiesa di San Bartolomeo sull’isola Tiberina e incontreranno i volontari della Comunità di Sant’Egidio. Martedì primo aprile sono previste la visita delle basiliche di Santa Maria Maggiore e San Giovanni in Laterano, l’incontro con le realtà ecclesiali locali, la Messsa nella chiesa di San Lorenzo e la visita alle catacombe di Santa Priscilla.
Mercoledì si aprirà con l’incontro con il cardinale Pietro Parolin.
Gli studenti delle classi seconde del Centro di Formazione Professionale di Tesero consegneranno al prelato una copia della croce giubilare che sta girando in alcune chiese del Trentino, realizzata con il legname che si è schiantato a causa della tempesta Vaia. Nel corso della mattinata, i partecipanti al pellegrinaggio ascolteranno l’udienza in piazza San Pietro e visiteranno l’Abbazia di Vitorchiano. Ad accompagnarli, oltre all’Arcivescovo di Trento, anche don Mattia Vanzo assieme ad un gruppo di altri otto preti.