Che Europa vogliamo? Di pace o di guerra? Un’Europa armata, che investe in armi tagliando il welfare, o un’Europa che rifiuta la violenza come strumento di risoluzione dei conflitti? Sono molti gli interrogativi risuonati nell’Auditorium del Brione a Rovereto, sabato 15 marzo nel seminario “Quale sicurezza e pace per i popoli?” che ha offerto una panoramica sugli attuali, inquietanti scenari di riarmo globale e presentato possibili percorsi di negoziato ed educazione alla pace con gli interventi di Marco De Andreis dell’USPID – Unione degli Scienziati per il Disarmo, di Laura Tussi, docente e giornalista, di Fabrizio Cracolici, attivista di pace e videomaker, con le conclusioni affidate a Pasquale Pugliese, del coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento.
La scelta armata fatta per difendere l’Ucraina dall’invasione russa, è stato osservato, ha portato dal febbraio 2022 a uno stallo evidente, con una guerra di logoramento costata a entrambe le parti decine di migliaia di morti e un numero infinito di vedove, orfani e mutilati.
L’unica opzione possibile, è stato ribadito anche nella fiaccolata in Piazza della Pace che ha fatto seguito al seminario, è promuovere il cessate il fuoco per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa attraverso gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale.
L’iniziativa è stata promossa da Centro Pace ecologia e diritti, ANPI Rovereto – Vallagarina, Donne in Nero Rovereto, Emergency gruppo Trento, Forum trentino per la Pace, Quilombo trentino, ARCI Brentonico, Movimento Nonviolento Trento.