Nuovo Polo Ospedaliero, la Rete delle Professioni tecniche: “Il ribasso avrà conseguenze sotto il profilo qualitativo”

Foto: Matteo Rensi (Ufficio stampa Pat)

La Rete delle Professioni tecniche del Trentino, che riunisce al suo interno gli Ordini e i Collegi tecnici della provincia, interviene alla luce della sentenza n. 59/2025 del TRGA Trento, pubblicata oggi, con cui il Tribunale Amministrativo ha deciso il rigetto nel merito del ricorso presentato dagli Ordini professionali avverso gli atti della procedura di gara bandita dalla P.A.T. in relazione agli incarichi tecnici per il Polo Ospedaliero Universitario del Trentino.

“Riteniamo indispensabile evidenziare alcuni aspetti“, spiegano gli interessati: “Non possiamo tralasciare la circostanza che le stesse difficoltà interpretative che hanno dato origine al nostro ricorso hanno portato anche ad un intervento da parte del legislatore nazionale, che nel c.d. Decreto Correttivo (Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici”), a tutela del principio dell’equo compenso, ha imposto dei limiti massimi ai ribassi, sia in sede di gara sia nell’ipotesi di affidamenti diretti”.

“Abbiamo apprezzato la solerzia con cui l’Amministrazione provinciale, in questo frangente, si è espressa, con apposita circolare, nel rilevare come le modifiche introdotte con il Correttivo fossero da ritenersi immediatamente applicabili anche sul nostro territorio. Un’apertura in tal senso si era già, peraltro, verificata in relazione alla procedura di gara relativa alle prestazioni tecniche per la viabilità del Polo Ospedaliero, modificata nel mese di dicembre 2024 facendo riferimento alla previsione di una quota parte ribassabile del base di gara pari al 35%, come da indicazioni del Correttivo che, in quel momento, era ancora in fase di emanazione. Si sarebbe auspicato un analogo atteggiamento anche per la procedura da noi impugnata, evitando l’insorgere stesso della controversia e a vantaggio di tutti”, prosegue la nota: “Non si pone in dubbio che l’incarico in questione, ora affidato, sarà reso con la massima professionalità necessaria per un’opera di tale rilevanza per il nostro territorio, nel pieno rispetto degli obblighi contrattuali così come della deontologia professionale, ma senza con ciò voler essere tacciati di pessimismo, temiamo che un ribasso di tale entità, non possa essere privo di conseguenze sotto il diverso profilo qualitativo“.

Secondo i professionisti, “il rischio di accettare un ribasso del 50%, pur se ritenuto conforme alla legge dal TRGA, (ricordiamo che l’aggiudicazione finale è stata assegnata ad un concorrente che ha proposto il 48% di ribasso nell’offerta economica), è che venga compromessa la possibilità che i progettisti facciano scelte progettuali innovative, perché saranno costretti ad operare in un’ottica di massima efficienza, a tutela dell’economicità dell’incarico assunto, che difficilmente potrà consentire di dedicare tempo ulteriore allo studio di soluzioni e proposte alternative orientate ai massimi livelli di qualità. Questo limiterà quindi il valore che tali scelte potrebbero rappresentare per un’opera strategica come il nuovo Ospedale del Trentino, che dovrebbe essere e dovrà essere, nell’interesse della collettività, null’altro e niente di meno che il miglior ospedale realizzabile con le risorse disponibili. Il Governo è dovuto intervenire dichiarando che, per opere di questo tipo, ribassi che coinvolgano più del 35% degli importi posti a base di gara, non rappresentano correttamente l’applicazione di un compenso equo. Speriamo di essere in errore e che i nostri timori vengano disattesi”.

vitaTrentina

Got Something To Say?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina