Anche in un momento di grande tensione internazionale, con venti di guerra e politici che scelgono il riarmo, è importante (se non cruciale) che la comunità internazionale possa prendere spunto dalla Terza Giornata internazionale per la consapevolezza del disarmo e della non proliferazione, che si celebra il 5 marzo, per fermarsi a riflettere sulla necessità di scegliere un’altra direzione per il futuro del Mondo.
Lo scrive il Coordinamento Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo, richiamando il Messaggio diffuso dal Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres in occasione di questa ricorrenza formale voluta dalle Nazioni Unite: “Il futuro dell’umanità dipende dagli investimenti nella macchina della pace, non in quella della guerra. Eppure le tensioni globali stanno aumentando, la minaccia nucleare sta crescendo e le barriere di sicurezza si stanno erodendo. Nel frattempo, le armi leggere e di piccolo calibro proliferano e le tecnologie in rapida evoluzione, come l’intelligenza artificiale e l’informatica quantistica, aggravano i pericoli”.
Anche la Rete Italiana Pace e Disarmo, con le sue aderenti, si unisce agli Stati membri dell’ONU e alle organizzazioni della società civile internazionale per sottolineare l’importanza di percorsi di disarmo come base per la costruzione della Pace ed evidenzia la propria azione quotidiana a sostegno delle campagne che si occupano di queste tematiche.
La stessa Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato una Risoluzione che ha dichiarato il 2025 “Anno Internazionale della Pace e della Fiducia”, come “un mezzo per mobilitare gli sforzi della comunità internazionale al fine di promuovere la pace e la fiducia tra le nazioni basate, tra l’altro, sul dialogo politico, la comprensione reciproca e la cooperazione al fine di costruire una pace, una solidarietà e un’armonia sostenibili”.
In occasione della “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e della non proliferazione“, e alla vigilia del Vertice europeo straordinario sulla difesa che dovrebbe confermare una spinta al riarmo senza precedenti a livello dell’UE (in contraddizione con l’idea originaria di un’Unione concepita come “progetto di pace”), la Rete europea contro il commercio di armi (ENAAT) – rete informale auto-organizzata di 21 gruppi pacifisti di 14 Paesi europei, – lancia il suo nuovo sito web: strumento unico di informazione e analisi critica sulle esportazioni di armi europee, sulle politiche dell’UE a sostegno dell’industria militare e su come queste aggravino la corsa globale agli armamenti.
“In questi tempi di sostegno apparentemente illimitato all’industria delle armi e di rapida militarizzazione, è necessario presentare fatti e analisi e ascoltare voci con prospettive critiche sugli sviluppi attuali”, ha dichiarato Francesco Vignarca, Coordinatore Campagne di Rete Italiana Pace Disarmo e membro del Direttivo di ENAAT.
Tra gli strumenti a disposizione sul nuovo sito, il “browser delle esportazioni di armi” che visualizza i valori delle esportazioni di armi da parte degli Stati membri dell’UE dal 1998. I risultati di ricerca di questo strumento possono essere ordinati in vari modi per ottenere informazioni sui principali esportatori, sui clienti più importanti e sui tipi di attrezzature militari esportate dai Paesi dell’UE. Basato sui rapporti ufficiali annuali sulle esportazioni di armi dell’UE stessa, il sito web dell’ENAAT è l’unica fonte online che presenta queste cifre in una forma facilmente consultabile e utilizzabile.