Manica (Pd), la Giunta provinciale faccia valere il “no” alla diga del Vanoi

Il dibattito sulla diga del Vanoi si riapre anche in Trentino, dopo la pubblicazione, lunedì 27 gennaio, della relazione finale dell’ingegnere Mosca, che ha seguito il dibattito pubblico. Il capogruppo del Partito Democratico del Trentino in Consiglio provinciale Alessio Manica chiede alla Giunta “di far valere con forza e con tutti gli strumenti a propria disposizione la posizione di netta contrarietà espressa dal Consiglio provinciale, dalle amministrazioni locali ed in particolare dai cittadini del Vanoi e del Primiero. Non siamo disposti ad accettare che ci sia chi, da fuori, tenti di imporre decisioni che sono dannose per la popolazione e per la tutela del nostro territorio. La Diga sul Vanoi non si deve fare e non si farà; questa è la battaglia che il Partito democratico del Trentino porterà avanti fino a che il progetto non verrà definitivamente accantonato una volta per tutte”.

Il Consorzio di Bonifica del Brenta, infatti, ha ribadito il suo interesse a proseguire con il progetto, e in particolare con l’ipotesi C, che prevede la costruzione di un bacino con un volume d’acqua di 20 milioni di metri cubi in territorio Trentino. “Il giorno successivo a questa notizia – ricorda Manica -, in Consiglio regionale del Veneto, viene discussa la mozione a prima firma della capogruppo del Partito democratico Camani, che chiede per l’ennesima volta all’assemblea di esprimere una posizione di contrarietà sul progetto dell’invaso sul Vanoi. In quella circostanza la maggioranza veneta guidata dalla Lega ha dimostrato, per l’ennesima volta, di essere totalmente sorda nei confronti dei territori interessati dalla costruzione dello sbarramento. E, al fine di non assumersi alcuna responsabilità, ha deciso di non partecipare al voto e di far cadere la mozione, impedendo il raggiungimento del quorum durante la votazione”.

“Ciò che ancora una volta manca all’interno di qualsiasi dibattito legato alla possibilità o meno di costruire la Diga sul torrente Vanoi è la posizione della Provincia Autonoma di Trento che, a seguito dell’approvazione unanime della mozione del gruppo del Partito democratico del Trentino, ha messo un punto alla vicenda, esprimendo la propria posizione contraria. La decisione non spetta al Consorzio, non spetta alla Giunta regionale del Veneto e non spetta nemmeno allo Stato – al contrario di ciò che echeggiava ieri durante il surreale dibattito dell’assemblea legislativa veneta – bensì spetta a chi detiene la competenza primaria sulla pianificazione del proprio territorio; ovvero la Provincia Autonoma di Trento”, conclude Manica.

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