ROMA – C’era anche una piccola delegazione trentina questa mattina in Aula Nervi all’udienza speciale con papa Francesco nella giornata centrale del Giubileo del Mondo della Comunicazione. Veniva dall’altopiano di Pinè – con il sindaco Alessandro Santuari – per accompagnare Giacomo Mattivi, il giovane in carrozzina protagonista del podcast di Radio Vaticana (a cura di Fabio Colagrande), recentemente premiato come esemplare esempio di comunicazione di speranza: “Sono felice di essere qui – ci ha detto all’uscita dall’aula Paolo VI, comprensibilmente emozionato per l’incontro ravvicinato – e di aver potuto salutare il Papa. Questa sera faremo a Roma l’anteprima insieme alla regista Lia Giovanazzi del film sulla comunicazione e la disabilità che in Trentino presenteremo tra qualche settimana”.
Il Papa è sceso a salutare fra gli altri anche Giacomo, in seconda fila insieme al papà Stefano, alla regista trentina e altri amici di “Casa Iride” di Montagnaga di Pinè, al termine di un’udienza piuttosto insolita per il discorso che è durato pochi minuti: “Avrei da leggerci nove pagine ma a quest’ora sarebbe una tortura per voi”, ha infatti spiegato a sorpresa il Papa, consegnando il testo scritto al Prefetto del Dicastero per la Comunicazione Paolo Ruffini e offrendo soltanto un breve pensiero a braccio: “Comunicare è uscire un po’ da se stessi per dare del mio all’altro. E la comunicazione non solo è l’uscita ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza. Io sono contento di questo Giubileo dei comunicatori. Il vostro lavoro costruisce la società, costruisce la Chiesa. Fa andare avanti tutti. A patto che sia vero. Siate veri nell’interiorità e nella vita”.
Le altre riflessioni sono sviluppate nel testo scritto che insiste sulla responsabilità dei giornalisti di essere “seminatori di speranza” in un mondo segnato da conflitti e rancori, privilegiando lo stile della mitezza rispetto a quello della contrapposizione violenza. Papa Francesco ha rimandato anche al messaggio reso noto ieri in vista della 59° Giornata Mondiale della Comunicazione Sociale dal titolo, sul quale si sono soffermati gli altri incontri di questa giornata del Giubileo: il dialogo fra Mario Calabresi e la giornalista filippina Maria Ressa, Premio Nobel per la pace Nel 2022 e il famoso scrittore irlandese Colum McCann e, nel pomeriggio, in Santa Maria in Trastevere, l’intervista di Ferruccio De Bortoli al card.Matteo Zuppi, presidente della CEI. Domani il Giubileo della Mondo della Comunicazione – primo evento pubblico “di categoria” dell’Anno Santo con oltre diecimila partecipanti da 128 Paesi – si conclude nella Basilica di San Pietro con la Messa nella Domenica della Parola. Per la diocesi di Trento era presente anche il referente per il Servizio Comunicazioni Sociali Piergiorgio Franceschini che ha preso parte al convegno di tre giorni dal titolo “A.I. confini della comunicazione”, anche in rappresentanza della sezione trentina di UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana).
Un nostro ampio resoconto nel prossimo numero di Vita Trentina.