A Rovereto mercoledì 1° gennaio la Giornata della Pace

Nella Diocesi di Trento la 58esima Giornata mondiale della Pace, che cade il 1° gennaio, verrà celebrata a Rovereto. Il tema scelto per quest’anno da papa Francesco è “Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace”.

La Sala Filarmonica alle 18 ospiterà un incontro con Alessandra Morelli, già delegata Unhcr (Agenzia ONU per i rifugiati) e con il professor Marco Pertile, docente alla Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento. Interverranno anche l’arcivescovo Lauro Tisi e padre Alex Zanotelli. Modererà l’incontro il direttore di Vita Trentina Diego Andreatta.

Il programma prevede poi che alle 19.30 circa un corteo silenzioso parta dalla Sala Filarmonica per raggiungere il piazzale della chiesa della Sacra Famiglia, dove alle 20 verrà celebrata la messa dall’arcivescovo Tisi. Aderiscono all’iniziativa il Centro Pace, ecologia e diritti di Rovereto e l’associazione Tam Tam per Korogocho odv.

IL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA GIORNATA DELLA PACE

Viene dedicato a “chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere più alcuna prospettiva per la propria vita”.

Un messaggio che vuole infondere speranza in tutto, in linea con il tema dell’Anno Santo e perciò il Papa suggerisce tre azioni possibili per “riaprire la via della speranza per ciascuno di noi”. La speranza, scrive, che “nasce dall’esperienza della misericordia di Dio, che è sempre illimitata”. La prima azione è la ripresa dell’appello lanciato da S. Giovanni Paolo II in occasione del Giubileo dell’anno 2000, di pensare a una “consistente riduzione, se non proprio al totale condono, del debito internazionale, che pesa sul destino di molte Nazioni”.

La seconda “un impegno fermo a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, perché ogni persona possa amare la propria vita e guardare con speranza al futuro, desiderando lo sviluppo e la felicità per sé e per i propri figli”.

La terza infine consiste nel nel destinare “almeno una percentuale fissa del denaro impiegato negli armamenti per la costituzione di un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile, contrastando il cambiamento climatico”.

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