“Vermiglio”, il film dell’altoatesina Maura Delpero, ambientato nell’omonimo paese trentino, inanella riconoscimenti. Dopo aver vinto il Leone d’argento all’ultima Mostra di Venezia ed essere entrato nella lista dei 15 che concorreranno agli Oscar, viene premiato anche a Trieste. Il Sindacato nazionale critici cinematografici italiani – che collabora con il Trieste Film Festival , che si occupa del cinema dell’Europa centro orientale e dei Balcani occidentali e che si svolgerà dal 16 al 24 gennaio – ha premiato “Vermiglio” come miglior film italiano del 2024.
La premiazione si svolgerà nel capoluogo giuliano, al teatro Politeama Rossetti, il 20 gennaio. In “Vermiglio” al centro della storia è una famiglia del paesino della val di Sole sconvolta dall’arrivo, siamo nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale, di un disertore. Una delle figlie, Lucia (interpretata dalla trentina Martina Scrinzi) rimane incinta, il soldato torna a casa sua, in Sicilia. Il padre di famiglia è Tommaso Ragno, il maestro del paese. La maggior parte degli attori è non professionista.
