Il presepe dell’oratorio del Santissimo: “Gesù viene al mondo tra le macerie della vita”

Una porta che si apre sulle macerie di chi ogni giorno rischia la vita a causa delle guerre e sulla Natività. Il presepe realizzato dai volontari dell’Associazione Oratorio del Santissimo (AOS) accoglie ospiti e fedeli come un monito: “Per entrare nelle chiese occorre attraversare le strade che la storia ci pone davanti”.

“Quelle di oggi – proseguono i volontari che hanno realizzato il presepe – sono coperte da cumuli di macerie di chi ogni giorno vede crollare le proprie case e le proprie vite sotto le bombe nemiche. Migliaia di vite innocenti sepolte dall’odio e dalla bramosia di potere di leader politici incapaci di distinguere il bene e il male. La violenza sembra diventata l’impronta distintiva del nostro tempo: si mostra sotto forma di conflitti internazionali, di relazioni private sempre più tossiche e conflittuali, di divisioni ideologiche e faziose, di voci contrastanti che si agitano e lottano nei nostri cuori”.

Ma in tutti i momenti in cui “risuonano le sirene e gli allarmi, vacillano le nostre fragili fondamenta, si sbriciolano le nostre apparenze, crollano le false certezze”, “Gesù viene al mondo, tra le macerie della vita, per ricordarci che lì dove tutto sembra finito germoglia l’amore e il conforto di Dio”. “Gesù viene al mondo per ricordarci che la speranza è la capacità di stare dove la vita ci ha messi, provando a fare quello che la vita ci chiede. E per fare questo dobbiamo essere disposti a spianare i cumuli di paure che ci impediscono di guardare lontano; a superare le paludi delle delusioni nelle quali restiamo spesso impantanati; ad abbattere le montagne di orgoglio, che ci impediscono di vedere gli altri e i loro bisogni; a riparare i sentieri accidentati delle nostre relazioni; a evitare i terreni scivolosi dei nostri pregiudizi, perché l’unico modo per riuscire ad amare è essere disposti a lasciarsi ferire dalla vita”.

Alla vigilia dell’apertura dell’anno Santo – è l’invito dell’oratorio del Santissimo – dobbiamo spalancare le nostre porte a Dio e alla vita, togliere i chiavistelli degli egoismi e dei pregiudizi, per andare incontro al prossimo e lasciarlo entrare nei nostri cuori. Solo così possiamo far nascere Gesù nelle nostre vite, ed essere nel mondo pellegrini di una speranza che non delude mai”.

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Pace e bene..Nel Presepe ,che evoca la nascita del Salvatore ,rappresenta la Salvezza ,speranza per tutti gli Uomini di buona volontà..scene come queste ambientate nelle macerie umane non fanno bene a mio modesto parere.. poiché ns Signore Viene a togliere i ns peccati come guerre,omicidi disastri ad opera dell’ uomo.Un caro saluto a tutti.Grazie

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