A Pergine la mostra dedicata alla tradizione del dono del pane dolce a forma di asinello e di scala

È stata inaugurata sabato 7 dicembre in sala Maier, a Pergine, la mostra “Aspettando Santa Lucia. Domenico Mattivi, el pistόr de l’ašenél”, organizzata dagli Amici della Storia di Pergine e dedicata alle bambine e ai bambini di oggi e di ieri.

La mostra è strettamente collegata a quella precedente, “I guardiani dell’acqua”, che ricostruiva lo snodarsi per la borgata del Canale Macinante, con i mulini, i laboratori artigiani e le officine dislocate lungo il suo corso, ma questa volta la finalità è quella di raccontare una tradizione del Perginese in occasione della festa di Santa Lucia: il dono del pane dolce a forma di asinello e di scala. Tale tradizione fu introdotta nel borgo dal pistόr (o prestinaio o panettiere) Domenico Mattivi nel 1896 nel suo panificio, situato nell’attuale via Ruggero Rossi, il Panificio Moderno. Lì c’era anche il mulino, prima Chimelli, poi Mattivi e poi Vettorazzi, demolito nel 1980.

L’esposizione è l’occasione per porre l’attenzione sull’attività della panificazione a Pergine, fornendo alcuni cenni storici che potranno però essere il germe di una ricerca più ampia sull’economia del Territorio. L’oggetto dell’esposizione è dunque il pane, in particolare il pane dolce: alcuni pannelli illustrano la produzione, la vendita e la gestione dell’attività, con il richiamo alla privativa e all’appalto del pane da parte dei Comuni; nelle vetrine sono esposti oggetti e pubblicazioni su
tale alimento; le mappe visualizzano l’ubicazione dei mulini, dei panifici e l’uso del territorio dal punto di vista urbanistico ed agricolo. Alcuni pannelli, recuperati dalla mostra precedente, riprendono la storia del Mulino Sociale e aprono uno sguardo generale sulle attività economiche dal Settecento al Novecento.

La mostra coprirà il periodo 7-15 dicembre e ci saranno dei momenti riservati ai bambini e bambine, che potranno dilettarsi a trovare i vari mulini e panifici sulla mappa del 1851, che era stata esposta nella mostra precedente. I bambini potranno partecipare anche alla preparazione dell’installazione dell’asino in ferro costruito dal fabbro Gino Anesini, dipingendo un piccolo asinello di legno, ma lasciamo un po’ di sorpresa e attesa. Il giorno 13, infine, si potrà mangiare il grande asino di pane confezionato dal panettiere Ferretti e la grande scala di S. Lucia, che potrebbero costruire un record per la loro grandezza.

Il pannello finale della mostra, “Requiem per un mulino”, è dedicato alla demolizione del Mulino Vettorazzi, molto ben documentata dal giornalista Roberto Gerola nel 1979 e nel 1980.  La mostra è allestita in Sala Maier, dal 7 al 15 dicembre 2024, con orario 10.00-12.00 e 16.00-19.00.

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