L’adattamento animale con tutta la sua varietà di forme, strategie e declinazioni sarà al centro di Tocco di Natura, la mostra al MUSE – Museo delle Scienze di Trento che dal 3 dicembre 2024 al 16 febbraio 2025 tratta uno dei temi fondamentali delle scienze naturali in maniera accessibile e attenta anche ai pubblici con diversi tipi di disabilità. Un’esposizione agile, progettata con attenzione speciale per le persone con disabilità cognitive (autismo, in particolare), cecità e sordità, offrendo allo stesso tempo un’esperienza coinvolgente e interattiva per tutte/i coloro che la visitano.
La scelta di sviluppare i contenuti della mostra secondo i criteri dell’accessibilità va nel solco di una programmazione molto attenta del museo a questi temi, portatati avanti con numerose iniziative nel corso degli ultimi anni.
“Quello dell’accessibilità – spiega Patrizia Famà, direttrice dell’Ufficio Programmi per il Pubblico MUSE, a nome di tutto il gruppo di lavoro – è un processo continuo. L’inaugurazione della mostra “Tocco di natura” è un ulteriore, importante tassello, che va nella direzione di un futuro in cui il MUSE e gli altri luoghi della cultura lavorano per contribuire a creare benessere sociale e per incrementare il valore culturale offerto nel territorio. Abbiamo ancora tanti progetti che hanno come obiettivo l’eliminazione di barriere linguistiche e cognitive. Oltre alla mostra, anche una visita speciale in un MUSE “silenzioso”, il 3 dicembre in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, senza dimenticare il lavoro sull’accessibilità delle sedi territoriali”.
L’allestimento
Sette vecchie valigie riprendono la suggestione dell’esploratore di inizio ‘900 presentando alcuni segreti scoperti da una persona viaggatrice/ricercatrice sul tema adattamento animale.
Ogni valigia-exhibit, presenta uno dei temi grazie a una componete tattile-interattiva, testi redatti in una modalità di scrittura progettata per essere facilmente comprensibile da persone con difficoltà di lettura, comprese persone con disabilità cognitive, anziani, bambini o persone con una conoscenza limitata della lingua, testi tradotti nei simboli e nei pittogrammi della Comunicazione Aumentativa Alternativa (utilizzati per aiutare e migliorare la comunicazione delle persone che hanno difficoltà a usare il linguaggio verbale; particolarmente utile per persone nello spettro autistico, con lesioni cerebrali o altre condizioni che influenzano la comunicazione), testi in Braille, alcune parti tattili a supporto della comprensione dei temi trattati e dimostrazioni esperibili attraverso il tatto, grazie alla rilevazione della diversità di texture, temperatura, forma, dimensioni, peso, consistenza…
Completano l’esperienza, l’inserimento nei materiali di alcuni di file audio esplicativi e la visualizzazione di video in LIS, fruibili attraverso QR-code.
La mostra è stata pensata per essere facilmente trasportabile e itinerante.
Il tema dell’adattamento
L’adattamento è un fenomeno comune a tutti gli organismi viventi e alla storia della vita sulla Terra. È il modo in cui la materia vivente, attraverso mutazioni e selezione naturale, risponde ai cambiamenti ambientali e si adatta a nuovi contesti nel lungo periodo. Gli organismi si adattano entro i limiti imposti dalla loro anatomia e morfologia.
Questo adattamento può portare a: specializzarsi, mantenere caratteristiche generiche, sviluppare nuovi tratti o eliminarne di inutili. È l’unico modo per continuare a vivere e competere con altri organismi meglio adattati in un ambiente in cambiamento.
“Le potenzialità e gli effetti dell’adattamento si possono intuire confrontando strutture di organismi simili esposti a differenti situazioni ambientali, per lunghi periodi – spiega Osvaldo Negra, curatore della mostra. “Comprendere l’adattamento come una risposta flessibile delle strutture viventi ai cambiamenti del mondo, significa riconoscere il dinamismo e la plasticità degli organismi e capire come la storia della vita sia stata un continuo adattamento della materia vivente alle mutevoli condizioni geologiche e climatiche”.
L’adattamento animale all’ambiente annovera numerosi esempi. In questa mostra si scelto di “toccare con mano” le seguenti tematiche: adattamento alla locomozione, ovvero come arti omologhi hanno sviluppato differenti possibilità di velocità, adattamenti di piume e penne a supportare voli più o meno silenziosi nei rapaci, funzione delle pellicce per l’isolamento termico, adattamento della forma delle uova alla location del nido, colorazioni di avvertimento per segnalare la propria pericolosità, adattamenti dei becchi di alcuni uccelli a catturare le prede in terreni fangosi, adattamento delle dentature dei mammiferi alle diverse alimentazioni (carnivora, onnivora, erbivora).
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