Shamar Droghetti è stato riconfermato presidente di Arcigay del Trentino nell’assemblea ordinaria che si è svolta nel pomeriggio di sabato 30 novembre nello Spazio Bigaran, in via Torre Verde, a Trento. Droghetti ha relazionato all’assemblea sui 3 anni del suo mandato; un periodo intenso, durante il quale sono stati rinsaldati i legami con la comunità dopo un momento difficile come quello del Covid.
“In questi tre anni – ha proseguito Droghetti – abbiamo dovuto consolidare i traguardi conquistati e fare fronte comune contro gli attacchi provenienti da una parte della politica locale. Tra i risultati conseguiti nel passato mandato, voglio ricordare la fondazione di nuovi gruppi all’interno di Arcigay del Trentino: il gruppo T, che offre uno spazio di confronto sicuro alle persone trans, e il gruppo Sport, dedicato alla socializzazione e all’incontro”.
Un grande lavoro è poi stato svolto dal gruppo Scuola: “Negli ultimi tre anni abbiamo organizzato circa 120 interventi nelle scuole, nonostante un clima politico non certo favorevole”.
Importante anche l’impegno sugli eventi: “Abbiamo organizzato tanti eventi, sempre con l’attenzione a creare uno spazio safe. Voglio citare le edizioni del festival Liberi e libere di essere e l’edizione 2023 del Dolomiti Pride, un momento di grande orgoglio che ha richiesto alla nostra associazione uno sforzo enorme”.
Nel corso dell’assemblea è stata presentata la mozione “Resistere per i diritti, costruire comunità”. “La mozione – ha spiegato Droghetti – capitalizza il lavoro fatto all’interno delle assemblee aperte che si sono svolte nei mesi scorsi. A livello nazionale e internazionale, soffia forte il vento della destra, con tante iniziative che vanno a penalizzare le persone Lgbtqia+, pensiamo a quello che sta succedendo in Russia o in Uganda. Ancora una volta siamo sotto attacco e nelle condizioni di doverci difendere. Le sfide per i prossimi tre anni sono tante. Vorremmo riuscire a essere ancora più incisivi sul territorio, a partire dall’allargamento della base associativa”.
L’assemblea ha poi approvato all’unanimità la mozione e con essa le candidature collegate. Shamar Droghetti è confermato presidente, affiancato nuovamente da Lucrezia Michelotti come vicepresidente. Sono confermati nel consiglio direttivo anche Nicola Gretter ed Enrico Dal Fovo. Entrano come nuovi componenti Alex Astolfi, Sara Caneppele, Eris Ferrari, Francesco Parente e Lorenzo Varponi.
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