Con una nota firmata dai presidenti degli Ordini che la compongono, la Rete delle Professioni Tecniche precisa la sua posizione rispetto al ricorso presentato nei confronti della realizzazione del nuovo Polo Ospedaliero Universitario del Trentino.
Silvia Di Rosa (ingegneri), Marco Piccolroaz (architetti), Claudio Maurina (Agronomi e forestali), Marco Tonidandel (periti agrari), Gabriele Cassietti (periti industriali), Flavio Zanetti (geometri), Mirko Demozzi (geologi) e Giovanni Galatà (Rete professioni tecniche), a seguito delle notizie apparse sui media locali e alle interviste rilasciate dal Presidente della Provincia Maurizio Fugatti e dal Presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Trento dott. Marco Ioppi, ribadiscono come la Giunta provinciale sia stata da oltre un anno sollecitata più volte dagli stessi Ordini e Collegi tecnico-professionali ad affrontare il tema dell’equo compenso (L. 49/2023) a recepire quella norma nazionale che garantisce il rispetto del principio dell’equo compenso dei professionisti anche negli appalti pubblici. “A questa richiesta non è pervenuto agli Ordini e Collegi alcun riscontro, e quindi disponibilità al confronto, né da parte del Presidente, né della Giunta”, spiega la nota, sottolineando come i rappresentanti della Rete delle professioni tecniche abbiano sempre e più volte cercato “un confronto e mediazione con la Provincia senza però mai ottenere risultati concreti”.
“Rispetto alle dichiarazioni del Presidente Fugatti, gli scriventi appaiono perplessi quando il Presidente afferma “per noi [Provincia ndr] è stata una sorpresa”, consapevoli della PEC del 28 ottobre 2024 indirizzata proprio al Presidente. Per quanto riguarda le dichiarazioni del Presidente dei Medici di Trento, siamo perplessi dalle sue parole “ricorrere a cavilli per difendere interessi corporativi”. Vogliamo ricordare che il dott. Ioppi è anche lui Presidente di un Ordine Professionale e che ultimamente ha sostenuto diverse iniziative del personale medico per la giusta tutela delle loro professioni”, prosegue la nota, che ribadisce come “gli Ordini ed i Collegi tecnici del Trentino non sono assolutamente contro la realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero Universitario di Trento, anzi sono convinti della sua necessità a breve termine e dell’importanza che riviste per l’intera Comunità Trentina. Allo stesso tempo però, come afferma lo stesso Fugatti, questo appalto è il più grande e più importante dei futuri 15 anni, si tratta di un’opera di rilevanza sociale e di alta ingegneria ed architettura con un delicato inserimento nell’ambiente. La progettazione del nuovo polo ospedaliero, anche per evitare ulteriori ritardi in corso d’opera, dovrà essere di eccezionale qualità in campo non solo ingegneristico, ma anche architettonico, geologico, impiantistico e viabilistico. Tanto basta per ritenere inammissibile qualsiasi violazione di una Norma Locale o Legge dello Stato, ivi compresa la Legge n. 49/2023 ed il nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Ovviamente gli Ordini ed i Collegi si rendono disponibili a ritirare immediatamente il ricorso qualora la Provincia Autonoma di Trento apporti i dovuti correttivi, anche facendo riferimento al recente correttivo dell’equo compenso approvato dal Consiglio dei Ministri il 21 ottobre 2024″.
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