“GenerAzioni contro la violenza di genere”, un ambizioso progetto di sensibilizzazione mediante azioni concrete e prevenzione rispetto alle violenze di genere, è stato presentato lo scorso giovedì presso l’Auditorium comunale di Lavis.
Il progetto nasce dall’intuizione di tre giovani donne del territorio: Gloria Mihelcic, Valeria Mosna e Elena Tonazzolli. A seguito della morte di Giulia Cecchettin, avvenuta poco più di un anno fa, è nato il desiderio di fare qualcosa di concreto, per far sì che quella di Giulia non rimanesse l’ennesima storia sommersa nel mare di violenza che interessa la nostra società: «Abbiamo sentito come un vuoto – raccontano – per noi era importante mantenere attivo il dialogo rispetto a questo tema».
Da questa esigenza il progetto in collaborazione con il centro antiviolenza: un corso di autodifesa con l’Associazione Sportiva Vigor di Nave San Rocco. “Volevamo che le donne avessero dei passaggi concreti da seguire per difendersi di fronte ad una reale violenza”. Un inizio sicuramente promettente, per un progetto che, però, vuole essere molto di più: l’idea infatti è che dal corso nascano dei percorsi, proprio per mantenere attivo quel dialogo che troppo spesso si esaurisce dopo poche settimane, qualche ricordo in televisione e qualche storia su Instagram. Un progetto che diventi generativo di altre realtà, insomma, con – ad esempio – incontri pubblici, spettacoli teatrali e momenti di scambio. “La vera vittoria è vedere le riflessioni che nascono nelle persone. Come ci ha insegnato Giulia, è importante fare rumore, e vorremmo che a farlo ci fossero anche gli uomini, spesso poco presenti a eventi come questo”.
Attualmente il corso conta 15 donne iscritte. è rivolto a un target dai 12 anni in su e si svilupperà su cinque incontri dalle 15.30 alle 17. Il primo sarà sabato 14 dicembre, per poi proseguire il 28; si continuerà poi nel 2025 sabato 11 gennaio e sabato 25, con la conclusione prevista sabato 8 febbraio.
A fare da cornice al corso ci sarà una serie di incontri gratuiti con diversi professionisti: sabato 14 dicembre alle 17.30 “Le radici dell’intelligenza emotiva affettiva” con la psicopedagogista e antropologa Isabella Chirico. Si proseguirà sabato 11 gennaio 2025 alle 17.30 con un incontro con il centro antiviolenza, mentre l’8 febbraio ci sarà l’incontro con la famiglia Baroni e due esperti dell’associazione Alba Chiara APS. L’incontro conclusivo di questa prima fase del progetto sarà il 16 marzo alle 18.30 con lo spettacolo teatrale “NUDI Le ombre della violenza sulle donne”, proposta del Teatro dell’Orsa.
Roshanti Nicolò, consigliera comunale e promotrice del progetto, si è espressa così: “Una frustrazione comune ci ha portate a riflettere su questo tema: partendo dalle nostre comunità possiamo fare molto nel nostro piccolo. Creare mobilitazione, la voglia di essere costantemente in movimento è ciò che ci ha spinto a continuare, coinvolgendo le amministrazioni e interpellando chi di questi temi si occupa ogni giorno nel silenzio. Il progetto non si esaurirà con questi incontri, deve andare avanti. Insistere porta risultati”.
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