Dal basso Trentino alla val di Fassa sono numerose le comunità parrocchiali che oggi ricordano con riconoscenza don Alfredo Pederiva nel giorno della sua morte avvenuta questa notte presso la Casa del Clero dove era residente da tre anni per motivi di salute. Aveva 72 anni, era fassano di Soraga, ma era stato ordinato a Roma nel 1979. Il suo servizio sacerdotale era cominciato come cappellano in quel di Ala ( 1979-1982), una comunità nella quale era poi tornato in due riprese dal 2011 al 2016 e dal 2017 al 2018. I primi paesi ad averlo avuto come parroco e guida non solo pastorale (era anche un appassionato di montagna) erano state quelle dell’Alta Valle di Fassa, Alba e Penia (1982-1995), da dove poi si era spostato nel Folgaretano nelle chiese di San Sebastiano, Nosellari, Carbonare (1995-2004). Per qualche mese aveva prestato servizio a Incisa Valdarno, vicino alla cittadella focolarina di Loppiano.
Lo ricordano con affetto anche a Fornace, Lona e Lases, dove aveva favorito anche il rapporto fra le comunità vicine nella zona del porfido (dal 2004 al 2011) per poi rendersi disponibile negli ultimi tre anni di attività come collaboratore pastorale a Lavarone. Un sacerdote buono e mite, con il sorriso aperto, attento ai suoi parrocchiani – soprattutto a quelli più in difficoltà – ma anche accogliente e disponibile con tutti. Si era affidato al Signore della vita nelle stagioni della debolezza fisica, offrendo anche in questo una testimonianza significativa della sua fede robusta.
Il funerale sarà celebrato giovedì 21 novembre alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Soraga.
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