Ripercorre oltre un secolo di celebrazioni che soprattutto Italia, Svizzera e Austria, ma anche diversi altri Paesi d’Europa e del mondo hanno tributato al grande pittore di origine arcense Giovanni Segantini la mostra inaugurata giovedì 24 ottobre a Casa Collini dal titolo «Celebrando Segantini. Francobolli e cartoline di un’icona senza tempo», dalla collezione di Roberto Armellini. Cartoline, francobolli (compresi alcuni falsi, diffusi nella prima parte del Novecento e creati per risparmiare sul costo della spedizione), annulli filatelici, poster e materiale promozionale in genere, ma anche alcune carte telefoniche giapponesi e alcuni scatole di fiammiferi con riprodotti suoi dipinti.
«Ho proposto un’esposizione su Segantini da un punto di vista diverso dal solito -ha spiegato Roberto Armelini– quello delle tante iniziative celebrative che si sono susseguite nei decenni a partire dalla sua morte, comprendo un intervallo di tempo che soprattutto va dal 1900 al 1930 circa, con alcuni pezzi recenti». Armellini ha raccontato, nel primo pomeriggio di giovedì 24 ottobre alla cerimonia di inaugurazione, come la sua collezione (della quale una parte sarà esposta a breve nella nuova mostra temporanea alla galleria civica) sia l’esito di una passione ereditata dal padre e di oltre trent’anni di dedizione. Tra i pezzi in mostra, il poster della mostra allestita nel 1958, centenario della nascita, a palazzo Marchetti ad Arco, compreso vario materiale promozionale.
«Questa mostra fa da trait d’union con la mostra “Il poema universale” -ha detto l’assessore alla cultura Guido Trebo– allestita alla galleria civica fino a domenica, e con quella che seguirà, che avrà alcuni interessanti elementi innovativi che presto sveleremo. Per Arco è un momento particolarmente importante perché, com’è noto, abbiamo acquistato un quadro straordinario come il “Sole d’autunno», che per tutto il Trentino sarà “il” quadro di Segantini e che fa della nostra galleria civica il terzo museo più importante in Italia in termini di dipinti di Segantini posseduti. D’altronde Segantini è un elemento della nostra identità, come dimostra anche questa mostra, e voglio ringraziare Roberto Armellini per averci messo a disposizione la sua bellissima collezione».
«Questa raccolta ha certo un grande valore per gli appassionati di filatelia -ha detto Giancarla Tognoni, responsabile dell’Ufficio cultura e della galleria civica- ma ci fa anche capire come Segantini abbia avuto una grandissima notorietà internazionale e sia entrato nella cultura di massa, arrivando a permeare anche la vita quotidiana con oggetti di uso comune come i fiammiferi. Segantini era amato e molto famoso già in vita, e infatti le celebrazioni sono iniziate immediatamente dopo la morte, improvvisa e prematura, per continuare lungo i decenni. La mostra ci ricorda anche come sia stato forte il legame di Segantini con la sua città natale, dove visse solo sette anni ma che fu il luogo dell’infanzia e in cui visse con la madre, che perderà nel 1865. Questa collezione offre spunti infiniti per ricordare la vita e l’arte di Segantini, con uno sguardo che ripercorre oltre un secolo».
La mostra sarà aperta alla visita a Casa Collini, lo spazio didattico della galleria civica «Giovanni Segantini», fino al 16 novembre dal martedì alla domenica (lunedì chiuso) dalle 10 alle 18 con ingresso libero.
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