Al via la campagna per la prevenzione del virus respiratorio sinciziale

Ha preso il via la nuova campagna dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) per la prevenzione delle infezioni causata dal virus respiratorio sinciziale. Nel corso del mese di ottobre arriverà alle famiglie dei bambini nati dal 1° aprile al 31 ottobre 2024 l’invito a recarsi nei centri vaccinali territoriali dell’Apss per la somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio sinciziale. I nati dal 1° novembre 2024 al 31 marzo 2025 saranno immunizzati, direttamente nei punti nascita, prima della dimissione dall’ospedale.

“Il virus respiratorio sinciziale è altamente trasmissibile e causa di epidemie da novembre a marzo con un picco nel periodo dicembre-gennaio”, ha dichiarato il direttore generale di Apss Antonio Ferro. “Anche se nella maggior parte dei casi si presenta in forma lieve, può peggiorare patologie preesistenti e causare gravi complicanze che possono potenzialmente essere fatali. A livello globale si stima che il virus respiratorio sinciziale rappresenti la seconda causa di mortalità pediatrica mondiale dopo la malaria. L’infezione da Vrs è la prima causa di bronchiolite e quindi di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita. L’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale è quindi particolarmente importante per proteggere i neonati e i bambini più piccoli. Contestualmente, la campagna di immunizzazione ci consente di prevenire l’affollamento dei reparti di pediatria durante i mesi invernali. Concludo ricordando che si tratta di una campagna extra Lea che è partita solo in alcune Regioni; ringrazio l’assessorato per aver colto il carico innovativo di questa campagna strategica per la salute dei nostri bambini”.

“Negli ultimi due anni 321 bambini sotto l’anno di vita, circa il 4% dei nati totali in Trentino, ha richiesto ospedalizzazione e di questi il 20%, 58 pazienti, è stato successivamente ricoverato in Terapia intensiva neonatale”, ha ricordato il direttore del Dipartimento transmurale pediatrico e dell’Unità operativa di neonatologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento Massimo Soffiati.

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