Più di 600 persone all’incontro soci della Cassa Rurale Valsugana e Tesino

Una nuova formula ha caratterizzato l’incontro di inizio autunno, giunto alla terza edizione, riservato alle socie e ai soci della Cassa Rurale Valsugana e Tesino.

Dopo gli interventi del presidente Arnaldo Dandrea (in foto), del direttore generale Paolo Gonzo e dei presidenti di Fondazione Valtes Stefano Modena e di Cassa Mutua Greta Boso, c’è stato lo spettacolo del noto comico e attore Antonio Ornano, volto noto della trasmissione Zelig.

Altra novità: un buon numero di socie e di soci hanno approfittato del servizio di bus navetta predisposto per coprire le due tratte in provincia di Vicenza e Belluno: un invito alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente.

La formula dell’evento è stata accolta molto favorevolmente dagli oltre 600 convenuti. “Hanno gradito tutte le novità che abbiamo introdotto per questo evento – ha detto il presidente Arnaldo Dandrea – tra le quali mi preme ricordare quella che considero la più importante, l’estensione dell’invito anche a non soci, una formula che sicuramente ripeteremo anche in altre occasioni”.

Il filo conduttore dei quattro interventi di inizio serata ha rispettato e valorizzato il claim “Il valore è reale solo se viene condiviso” inteso come valore di partecipazione e comunità espresso nelle parole di chi si è alternato al microfono.

“Il nostro intento – ha affermato il direttore Paolo Gonzo – è certamente di mettere a disposizione di soci e comunità una banca sana e robusta, come certificano tutti i nostri dati di bilancio, e anche di riportare sul territorio una cultura della collaborazione cooperativa su temi specifici e importanti”.

Parole e concetti ripresi dal presidente della Fondazione Valtes, Stefano Modena, e dalla presidente della Cassa Mutua, Greta Boso, proprio come punto di partenza e ispirazione delle attività e dei progetti presenti e futuri dei due enti emanazione della Cassa Rurale Valsugana e Tesino.

La seconda parte della serata è stata caratterizzata dallo spettacolo di Antonio Ornano.

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