A Trento nasce Ramé, spazio di “caos gioioso e creativo”

Lo spazio si chiama “Ramé”, termine balinese che sta per “caos gioioso e creativo”. “Perché rende bene l’idea del posto che vuole essere”, sottolinea il pedagogista Piergiorgio Reggio, docente all’università di Verona, presidente della cooperativa sociale “Progetto92” e della neocostituita associazione “Apprendere per esperienza” (Ape), che inaugurerà la sua sede a Trento, in via Madruzzo al civico 66, vicino ai Tre Portoni, con una tre giorni di incontri, confronti e mostre dal 4 al 6 ottobre.

“Ramé si propone come spazio poliedrico di riflessione, ambiente artistico e creativo, luogo di bellezza dove la sorpresa interrompe la routine quotidiana – sottolinea Reggio – L’arte, nelle sue diverse forme, è un piacere estetico ma Ramé vuole essere soprattutto occasione di conoscenza di sé e del mondo. Questo spazio – prosegue – intende sostenere, in particolare, giovani artisti nella delicata fase iniziale di costruzione del proprio percorso di ricerca, quando non è semplice proporsi al pubblico e farsi conoscere. Ramé ospiterà giovani artisti di altre regioni e Paesi europei favorendo l’incontro con quelli trentini. ”Tagli”, che sta per rotture, ferite, lacerazioni, fratture ma anche spiragli e nuovi sguardi – conclude – sarà il tema portante della tre giorni”.

Venerdì 4 ottobre, alle ore 17,30 inaugurazione con una mostra fotografica, “Here i am. Immagini di donne africane in cohousing a Bologna” di Emiliano Medardo Barbieri e la musica del Gnawa Fusion Collective. Dalle 20,30 dopo un buffet gastronomico “tra Pakistan e Marocco”, dialogo tra lo scrittore Giorgio Mascitelli ed alcuni lettori “vivaci”. Il giorno dopo, la mattina (ore 9,30), pratica yoga con il pedagogista del corpo Ivano Gamelli e alle 17,30 in scena letture e scritture dell’Associazione teatrale universitaria tra “tagli e spiragli nelle vite di studenti e studentesse” alle quali seguiranno, dopo un risotto alla zucca, a partire dalle 20,30, l’incontro con la poetessa Giusi Drago e la scrittrice Laura Liberale. L’ultimo giorno, domenica 6 ottobre, dalle 9,30 ancora un incontro con Gamelli che, questa volta, rifletterà “sulla voce che abbiamo: un’esperienza di consapevolezza vocale” mentre alle 17,30 la scultrice Antonella Grazzi e l’artista Giacomo Bonazza ragioneranno intorno a “legni e pietre, dai tagli alle forme”. La tre giorni si concluderà alle 20,30 con un incontro sul “fare cinema” con Michele Marangi, media educator, Clelia Lorandi e i ragazzi di ReLab Video di Rovereto.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina