In Italia, ottant’anni or sono, l’esercito nazista gradualmente dagli Alleati veniva ricacciato verso Nord e dove passava seminava morte anche fra i civili. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno, alle pendici del Monte Sole, sull’Appennino bolognese, le truppe naziste si macchiavano di quello che oggi è ricordato come l’eccidio di Marzabotto, avvenuto sull’Appennino bolognese, il più cruento fra tutti, con circa 800 morti, organizzato dal maggiore Walter Reder. Nel 1951 lo stesso militare veniva processato e condannato all’ergastolo dal Tribunale di Bologna; in seguito nel 1967, senza manifestare alcun pentimento, scrisse al Sindaco di Marzabotto per ottenere il perdono da parte dei familiari delle vittime al fine di ottenere poi la grazia dal Presidente della Repubblica.
Una strage che verrà ricordata anche a Trento, venerdì 4 ottobre alle 17, presso la sala della Fondazione Caritro in Via Carlo Dordi n. 8, con un recital organizzato dall’Associazione culturale Antonio Rosmini in cui vengono rappresentati i dolorosi racconti dei sopravvissuti e dei familiari che persero i loro cari nel massacro; particolarmente dolorose le uccisioni di numerosi bambini per cui giustamente la recita ha come titolo “Marzabotto: il ritorno di Erode”. Lo spettacolo vedrà impegnate le voci di Ester D’Amato, Adriana Mazzola, Arrigo Dalfovo, Leonardo Debiasi, Mimmo Iannelli, Alfonso Masi, Luigino Mongera, Fiorenzo Pojer, le musiche di Luciano Maino, Michele Tovazzi, Patrick Coser e la partecipazione di Nikolas Benedetto.
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