Ad Arco il ricordo dei quattro legionari cecoslovacchi

Ad Arco sono stati ricordati i quattro giovani legionari cecoslovacchi che furono impiccati il 22 settembre 1918 sugli olivi di un appezzamento di Prabi per aver combattuto a fianco dell’esercito italiano e non con quello austroungarico.

Tante le persone presenti alla celebrazione promossa ogni anno dagli alpini. Per la Provincia di Trento c’era l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli, per il Comune il sindaco di Arco Alessandro Betta con l’assessore comunale Guido Trebo, e poi l’ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia e a Malta Jan Kohout, il console della Repubblica Ceca a Milano Ivan Pocuch, un’ampia delegazione dell’Associazione legionari cecoslovacchi con il segretario generale Jiri Filip, il capogruppo degli Alpini di Arco Giorgio Vivori, nonché rappresentanti militari della Repubblica Ceca, dei Gruppi Alpini dell’Alto Garda, delle forze dell’ordine e della polizia locale, di Associazioni d’Arma e Combattentistiche, oltre ai Cori “Castel” della Sat di Arco e di Zelezna Ruda, città della Repubblica Ceca.

La commemorazione ha preso il via con la messa officiata da don Francesco Scarin, con la partecipazione dei Cori Castel e di Zelezna Ruda, poi la sfilata lungo via Segantini, l’omaggio a San Venceslao di Boemia, scultura che è stata donata alla città di Arco dagli studenti della Scuola nazionale di Scultura di Horice, nella Repubblica Ceca, in occasione dei cento anni dalla fine della Prima guerra mondiale, infine il ricordo nel luogo dove morirono i soldati Antonin Jezek, Karel Novacek, Jiri Slegl e Vaclav Svoboda, con la deposizione delle corone e una breve esibizione dei due Cori.

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