Con il via all’abbattimento dei piloni del vecchio cavalcavia si apre una nuova fase per i lavori per la nuova viabilità provvisoria funzionale al rifacimento del ponte di Ravina e alla riorganizzazione viabilistica nell’area che ospiterà il Polo ospedaliero e universitario del Trentino.
Cominciato nel pomeriggio di lunedì 16 settembre, all’abbattimento dei piloni del cavalcavia, già chiuso al traffico e demolito nella parte delle rampe di accesso per far spazio alla bretella della circonvallazione, hanno assistito il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, la presidente della circoscrizione Ravina-Romagnano Maria Camilla Giuliani, assieme all’assessore comunale ai lavori pubblici Italo Gilmozzi, al commissario straordinario per la viabilità a Ravina Gianfranco Cesarini Sforza, al dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia Carlo Benigni, ai rappresentanti delle imprese e agli operai coinvolti.
“Abbiamo voluto essere presenti qui, con i rappresentanti delle istituzioni, i tecnici e le imprese coinvolte, per sottolineare la valenza simbolica di questo intervento – così il presidente Fugatti -. Il viadotto risalente agli anni Settanta che si demolisce è stato purtroppo teatro di numerosi incidenti, spesso anche tragici. Adesso, con una pianificazione condivisa con il Comune la Provincia sta portando avanti interventi di riordino complessivo in quest’area per un totale di 60 milioni di euro, tra i 5 milioni per il bypass della tangenziale, i 16 milioni circa per il nuovo ponte di Ravina e 40 milioni per l’interramento della circonvallazione e lo svincolo di accesso al nuovo ospedale universitario. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e stanno lavorando, il commissario Cesarini Sforza, i tecnici di Provincia e Comune, i progettisti, le imprese e gli operai. Le preoccupazioni e i disagi ci sono stati ma stiamo andando nella direzione di portare miglioramenti definitivi su sicurezza, mobilità e infrastrutture”.
“Siamo di fronte ad un intervento complessivo che tutti riteniamo necessario sia per motivi di sicurezza che di benefici a lungo termine per la mobilità – le parole del sindaco Ianeselli -. La demolizione del vecchio cavalcavia, il rifacimento del ponte sull’Adige e la predisposizione legata all’area universitaria e ospedaliera rispondono a questi obiettivi. Come spesso succede quanto partono i cantieri, c’è preoccupazione per i disagi. Possiamo però dire pur considerando la complessità della situazione – sulla quale in ogni caso abbiamo garantito l’informazione alla popolazione, ascoltando anche le critiche e i suggerimenti da parte dei cittadini – ci siamo. La situazione va monitorata giorno per giorno però possiamo dire che le cose stanno funzionando. Personalmente quindi mi associo ai ringraziamenti a tutti coloro che stanno lavorando, dai tecnici ai progettisti e agli operai coinvolti”.
“Ringrazio Provincia e Comune con i quali abbiamo collaborato cercando di trovare soluzioni a problematiche per la sicurezza e la viabilità a tutti ben conosciute – ha sottolineato la presidente della circoscrizione Ravina-Romagnano Piercamilla Giuliani -. I disagi ci sono stati, ci saranno inevitabilmente, ma sono contenta che i lavori siano finalmente partiti. L’importante è che ora queste opere vengano portate a termine per la sicurezza dei cittadini e del miglioramento del collegamento anche per le nostre comunità di Ravina e Romagnano”.
Il nuovo tracciato della tangenziale (in sigla l’opera S-1032 della Provincia autonoma di Trento “Messa in sicurezza della S.S.12 – Viabilità nuovo ospedale a Ravina – demolizione sovrappasso e nuova viabilità bypass”, affidata a Gianfranco Cesarini Sforza quale commissario straordinario) si innesta sulla S.S.12 a monte del cavalcavia e proseguendo verso sud si ricongiunge al sedime attuale della tangenziale poco prima del ponte sul Fersina. Ha uno sviluppo di circa 600 metri ed è localizzato circa 50 metri più ad est rispetto all’attuale circonvallazione. Tre sono le corsie complessive del bypass, due in direzione nord ed una in direzione sud, con le correnti di traffico separate da barriere new jersey e guardrail. In corrispondenza di via Pezcoller è stata realizzata una corsia dedicata all’ingresso e uscita in sicurezza alle abitazioni e alle attività commerciali. Per il flusso di traffico in direzione nord sarà garantito il collegamento con via al Desert e per il flusso di traffico in direzione sud sarà assicurato il collegamento con l’abitato di Ravina fino a quando non cominceranno i lavori sul ponte e la realizzazione della nuova immissione in S.S.12 da via Sanseverino.
Al fine di garantire la continuità dei servizi e agevolare il lavoro del cantiere del ponte e del nuovo svincolo, sono stati spostati tutti i sottoservizi presenti – fognatura nera, acquedotto, gasdotto, linee elettriche e fibra ottica – lungo una nuova dorsale che costeggia la viabilità di bypass. Per quanto riguarda la fognatura, è stata realizzata la nuova stazione di sollevamento ad est rispetto al by-pass stradale in quanto verrà eliminata quella attuale per liberare l’area per le fondazioni del nuovo ponte sul fiume Adige.
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