Sono 59 i posti letto supplementari, finanziati dall’Amministrazione comunale di Trento, per la prossima stagione invernale. Un intervento presentato oggi, dopo l’approvazione dell’apertura, anche per il periodo invernale novembre 2024 – aprile 2025, del centro di accoglienza notturno invernale da 24 posti letto per richiedenti protezione internazionale alle ex scuole Bellesini. È stato disposto inoltre il finanziamento di ulteriori 19 posti letto, per il periodo ottobre 2024 – aprile 2025, al centro di accoglienza notturno permanente che sarà approntato dall’associazione Centro Astalli al Convento di Santa Croce alla Spalliera dei Padri Cappuccini in via delle Laste 3. Per i due progetti sono stati stanziati 106.853 euro. Ai 43 posti finanziati con la delibera approvata ieri, vanno aggiunti i 16 posti letto di Casa San Francesco, che da quest’inverno saranno trasferiti al convento dei Cappuccini.
L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di monitorare l’andamento delle domande di posti letto presentate dai richiedenti protezione internazionale senza dimora che faranno richiesta allo sportello la prossima primavera per valutare l’opportunità di prorogare l’aumento dei posti letto anche nei mesi di maggio e giugno 2025, ovvero fino al termine del progetto di accoglienza notturna.
Per evitare che l’accoglienza invernale venga affrontata ogni anno in termini emergenziali, l’Amministrazione comunale quest’anno ha dunque deciso di muoversi in anticipo, anche tenendo conto di quanto accaduto in passato. Come noto, le persone senza dimora che sono anche richiedenti protezione internazionale non possono accedere ai Centri di accoglienza notturni allestiti dalla Provincia. Peraltro, a fronte di un flusso in arrivo che resta costante, il sistema di accesso ai percorsi di accoglienza ministeriale nei Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria) è molto lento e incapace di soddisfare tutte le richieste. Nel report di dati presentato dal Centro Astalli sono riportati i numeri comunicati dalla Provincia di Trento per l’anno 2023: su 1.805 persone che hanno presentato una domanda di protezione internazionale in Trentino, il Commissariato del Governo ne ha autorizzate 633 e solo 319 sono state accolte nei progetti di accoglienza sul territorio.
Proprio a causa di questa situazione nell’inverno 2023/2024 è stato necessario attivare tre dormitori di emergenza per cercare di dare una risposta ai richiedenti protezione internazionale senza dimora almeno nelle giornate in cui erano previste temperature molto basse. Nello specifico, erano stati messi a disposizione posti letto nella sala della circoscrizione Clarina (dal 30 novembre al 6 dicembre 2023), alla palestra delle ex scuole Bellesini (dal 16 gennaio al 5 febbraio) e al bocciodromo di via Fermi (dal 5 al 15 febbraio 2024), per un totale di 24 posti ciascuno.
La delibera della Giunta di ieri cerca dunque di uscire dalla logica emergenziale e di programmare per quanto possibile le iniziative strutturali per l’accoglienza invernale in collaborazione con quei soggetti – in questo caso il Centro Astalli – che da anni lavorano per l’inclusione sociale.
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