Sono passati 81 anni dal giorno in cui le forze alleate anglo-americane diedero il via al primo bombardamento su Trento. Era il 2 settembre del 1943 quando circa 200 persone abitanti della città persero la vita sotto le macerie causate dall’incursione che vide interessata in particolare l’area della Portela, ossia piazza Leonardo da Vinci, via Prepositura, Via San Giovanni, piazza S. Maria Maggiore, via Roma e via Torre Vanga.
Allo scopo di mantenere viva la memoria, la città di Trento e in particolare l’Associazione nazionale vittime civili di guerra-Sezione di Trento e la Fondazione Museo storico del Trentino propongono due momenti di ricordo e di riflessione. Entrambi si terranno il 2 settembre 2024, nella data che 81 anni prima era stata quella dei drammatici fatti; il primo al Monumento ossario nel cimitero di Trento alle 17, il secondo nella sala dell’Officina dell’autonomia in via T. Gar 29 alle 18.
Durante l’incontro delle 18 Fabio Mattevi, presidente dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra-Sezione di Trento, interverrà con una relazione dal titolo “Storie: 2 settembre 1943, orfani e sfollati”; seguito poi, da Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino e Michele Toss, ricercatore del Museo storico, che presenteranno il progetto di valorizzazione dell’archivio dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra-Sezione di Trento: un patrimonio, ancora inesplorato, di memorie e di documenti che riguardano l’esperienza dei civili colpiti dai drammi della guerra e che consente di guardare al secondo conflitto mondiale e alle sue conseguenze sulla popolazione civile.
Gli incontri sono un’occasione per tutti gli interessati per un momento di condivisione, ricordo e riflessione anche su quelle che sono le attuali tematiche di guerra, per ricordare le vittime del passato, senza dimenticarci il presente.
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