È cominciata la Route nazionale delle Comunità capi dell’Agesci: dal Trentino Alto Adige sono in 150

Verona, 22-25 agosto 2024; AGESCI, RN24 Route Nazionale delle Comunità Capi; © Marco Cavarischi/RN24/AGESCI

Sono arrivati ieri a Verona i circa 150 i capi scout del Trentino Alto Adige che, fino al 25 agosto, parteciperanno alla Route nazionale delle Comunità capi dell’Agesci, l’appuntamento che vede riuniti nella città scaligera circa 18 mila rappresentanti di tutto il territorio italiano. Insieme si confronteranno, il stile laboratoriale e giocoso su tema della felicità, su come far crescere generazioni di felicità, persone felici. “Siate costruttori di fraternità e speranza”, è il messaggio inviato dal presidente Sergio Mattarella. 

A Verona i capi declineranno il tema della felicità “attraverso 8 piste che – spiegano Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti del Comitato nazionale Agesci – vogliono tracciare prospettive di vita, non solo dell’associazione. Parlare di pace, di speranza, di generatività, di un mondo nuovo e di un futuro migliore, ci aiuterà ad essere ‘abitanti dei territori e del mondo’. E lo facciamo come ci chiede il metodo scout: rimboccandoci le maniche e cercando di incidere nella società, nella Chiesa, in un’epoca in cui il cambiamento è molto veloce”.

Dal Trentino Alto Adige arriva un’adesione numericamente importante, forse facilitata dalla vicinanza territoriale, che è anche il segno dell’entusiasmo e della vivacità che lo scoutismo regionale continua ad esprimere. ”Praticamente tutti i gruppi della regione hanno aderito, ognuno con delegazioni più o meno corpose, a seconda della realtà. Ma la proposta che l’Agesci nazionale ha fatto a tutte le Comunità capi d’Italia, in Trentino Alto Adige è stata accolta molto positivamente”, racconta Andrea Brandalise, responsabile di zona del Trentino Alto Adige, assieme a Laura a Beccara.

“Ci aspettiamo – aggiunge Brandalise – di portare a casa tanto entusiasmo: al di là della componente più impegnativa e faticosa, come l’organizzazione logistica e la complessità del tenere insieme tante persone in un unico posto, portare in uno spazio comune migliaia di educatori che si possono confrontare è un’opportunità di crescita e di entusiasmo, e anche una risposta a lungo termine che proviamo a dare dopo il periodo del Covid: da quel momento più negativo, in cui gli educatori hanno dovuto mettersi in gioco e cercare di inventarsi nuove strade per tenere insieme i ragazzi, stimolare il loro entusiasmo e trovare nuove formule”.

A stimolare i capi trentini è soprattutto il tema scelto per la Route, che mette al centro la “felicità”, così come accade da qualche mese a Trento, Capitale europea del volontariato. “Basta pensare al motto della campagna trentina, ‘Facce di gente felice’, per notare che quello della felicità è un tema che nel campo del volontariato ha un significato particolare”, spiega ancora Brandalise: “Noi ci abbiamo creduto, ci siamo preparati tutto l’anno, abbiamo approfittato di questa occasione di riflessione sulla felicità e ci abbiamo costruito attorno una serie di attività, e adesso che il percorso arriva alla sua conclusione è bello che le Comunità capi possano prendersi questo tempo per fare questa esperienza, concedersi un piccolo spazio per gli educatori e le educatrici e focalizzare l’attenzione sulle tante forme di felicità che esistono nel fare questo tipo di attività. Questa fatica che si fa quotidianamente, oggi è giusto che venga premiata con un momento più interno dedicato solo ai capi”.

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