Tra boschi, prati e pascoli della valle di Rabbi

Malga Monte Sole Alta

C’è una responsabilità etica, prima ancora che fattiva, che siamo chiamati ad esercitare nei riguardi del territorio che condividiamo. Nelle diverse realtà in cui è suddiviso, si riconoscono porzioni che hanno goduto, da secoli, di una particolare valenza ed attenzione da parte delle popolazioni che ne hanno, a vario titolo, utilizzato le risorse. È una responsabilità che per le generazioni passate coincideva con la sopravvivenza della società contadina a cui appartenevano, dove le risorse che l’ambiente offriva avevano un valore assoluto e, nella ristrettezza delle condizioni di vita, assumeva un dovere sociale financo che individuale. Boschi, prati e pascoli formavano la materia prima per tutte le attività e riuscire a tramandarle con le stesse potenzialità alle generazioni seguenti era un dovere. Il mondo contadino di montagna è molto cambiato, alcune lavorazioni non vengono più praticate e l’economia che vi gira attorno non ne giustifica più le fatiche. L’attenzione per il territorio montano, quello legato alla fascia altitudinale maggiore, verso i pascoli delle malghe al limite dei boschi, non può però venire meno anche ai giorni nostri. Le ritualità della monticazione del bestiame ed in parallelo la cura dei pascoli d’alta quota di cui le mandrie o le greggi necessitano, è affare importante anche per mantenere un presidio su terre a cui sono state tolte le prerogative di wilderness dalla secolare lavorazione di deforestazione, decespugliazione e disinfestazione delle erbe poco gradite al bestiame.

Se un tempo il reddito della lavorazione del latte permetteva alle famiglie residenti di vivere, oggi la stessa economia è di nicchia. Vi sono sempre meno animali da portare all’alpeggio ed il numero delle malghe attive durante il periodo estivo è diminuito. Ciò che rimane della storia amministrativa secolare di questi territori sono le forme di governo collettivo che ancora oggi sopravvivono alla modernità. Per quanto riguarda la Valle di Rabbi, la forma di proprietà collettiva esercitata è la cosiddetta “Consortela”.

Essa consente ai proprietari di case, stalle o prati di una certa zona del fondovalle di utilizzare le risorse del bosco e del pascolo in determinate aree della montagna e solo in quelle. Caratteristica delle proprietà collettive è il vincolo d’uso per attività agro-silvo-pastorali e l’impossibilità di vendita e divisione del bene. La malga a cui facciamo visita appartiene alla Consortela Monte Sole, situata in Val Cercen, laterale della Valle di Rabbi. La gestione è affidata alla Società Malga Monte Sole. La malga è stata ristrutturata nel 2015, ampliata con una parte adibita alla ristorazione ed un’altra con alcune stanze, scelta, questa, che permette la sopravvivenza della struttura ed il presidio del territorio. La produzione del formaggio non è più centrale nell’economia gestionale: lo stallone è vuoto e quest’anno i pascoli sono frequentati, al posto delle bovine, da alcune centinaia di pecore.

L’ITINERARIO: Con l’automobile, da Fonti di Rabbi, si può raggiungere con 3 chilometri di strada bianca il posteggio di Fontanon. Di fronte al posteggio, sul lato opposto del Torrente Ragaiolo, che si attraversa con un ponticello di legno, si trova la fermata intermedia della linea 2 della Navetta. Per chi volesse servirsene, gli orari sono segnati nel box dedicato.

È possibile anche salire alla malga a piedi, dal posteggio, seguendo la strada forestale che transita per Malga Monte Sole Bassa (chiusa) per 4 chilometri. In alternativa è possibile seguire il sentiero (evidenziato a tratteggio in carta) che in 2 chilometri raggiunge la malga, o utilizzare prima la strada forestale e poi l’ultima parte del sentiero. Lasciata Malga Monte Sole, si incontra la vicina Malga Fassa, chiusa da molti anni alla monticazione.

Ospita un bel bivacco. Da qui, seguendo la comoda stradina a tornanti, si scende al fondovalle dove incontra la forestale, marcata SAT 109 e tratto del Sentiero Italia, che conduce al Fontanon, punto di partenza.

IL PERCORSO: lunghezza 7,5 km, dislivello 500 m, durata  4,0 ore

Punti di interesse:

NAVETTA STELVIOBUS RABBI: Linea 2, Plazze dei Forni – Malga Monte Sole Alta.
Andata: ore 10.15, ore 11.45, ore 15.15
Ritorno: ore 11, ore 14.30, ore 16 (posti limitati su prenotazione telefonando al 0463.909774 in orario 9-12 e 16-19). Escluso martedì.

PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO: Punto Info Parco Rabbi a Fonti di Rabbi. Apertura estiva: tutti i giorni dal 15 giugno al 22 settembre. Orario: dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 19.

MALGA MONTE SOLE ALTA: Apertura in estate e anche in inverno, offre ospitalità e ristorazione con le caratteristiche di uno chalet di montagna. Per prenotare ed informarsi: www.malgamontesole.it oppure telefonare ai numeri 0463.636134 – 339.1310314

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