Secondo bacino di innevamento sugli Altipiani Cimbri, la Sat: “Idea anacronistica e paradossale”

Uno scorcio della frazione Cueli a Folgaria

Sull’Altopiano di Folgaria è prevista la realizzazione di una nuova cabinovia tra le località Francolini e Sommo Alto, a quota 1.170 metri circa, in sostituzione alla vecchia seggiovia chiusa da qualche anno. A segnalarlo sono la Sat centrale e quella di Folgaria, che si dicono preoccupate per “la prospettiva di sviluppo, di cui la nuova telecabina non rappresenta che il primo tassello“.

“Non è infatti un segreto – sostengono le due Sat – la volontà di accompagnare il nuovo impianto di risalita alla realizzazione di un secondo bacino per l’innevamento artificiale presso Passo Coe (con un volume di accumulo attorno ai 250.000 m3), in risposta alla crescente necessità di ricorrere alla neve programmata con una sempre maggiore incidenza sulla quota di acqua prelevata direttamente dall’acquedotto che serve i comuni di Folgaria, Terragnolo, Lavarone e Luserna”.

“A questo – aggiunge la Sat – si aggiunge l’idea di ampliare la superficie sciabile tramite la realizzazione di un collegamento verso l’abitato di Folgaria, con l’obiettivo dichiarato di ridurre il traffico veicolare. Considerati i già numerosi accessi che il carosello Folgaria Ski possiede in corrispondenza delle piste è verosimile pensare che un semplice servizio di navette dal paese di Folgaria alla partenza da Francolini sarebbe meno impattante e di più facile e veloce messa in opera”.

Un’idea che, sostiene la Sat, “appare anacronistica e paradossale” in tempo di cambiamento climatico. “Investire ulteriormente in uno sport che alle attuali condizioni non può che incontrare crescenti difficoltà, anziché considerare modelli di sviluppo alternativi, non fa che perpetuare un ciclo insostenibile di consumo delle risorse”.

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