Dalla Svezia il clan Patchwork del gruppo scout Agesci Rovereto 1, formato da giovani dai 16 ai 20 anni, porterà tante idee in materia di sostenibilità e di ambiente. Dal 6 al 13 agosto gli scout hanno scelto come meta proprio la Svezia per la loro route estiva.
“Volevamo fare qualcosa di mai provato prima, uscire dal solito contesto montano per conoscere una cultura e un paesaggio nuovi. Così, tra le varie proposte, i ragazzi hanno suggerito di esplorare la Svezia”, ha raccontato la capo scout Sara Matassoni ad “Abitare la terra”. “Fare un viaggio così lungo non è qualcosa di comune per noi, ma l’entusiasmo e il desiderio di confrontarsi con una cultura nuova, che potrebbe aiutarci a portare qualcosa di positivo anche a casa, sono stati così forti che abbiamo deciso di realizzare questa idea”.
Dopo un paio di giorni a Stoccolma, i ragazzi si sono spostati verso l’isola di Grinda e hanno percorso il Cammino del Sormlandsleden. “Andiamo in Svezia per imparare qualcosa di nuovo sulla cultura svedese, ma soprattutto per apprendere pratiche e spunti che possano aiutarci a migliorare il modo in cui tuteliamo l’ambiente a casa nostra”, ha spiegato Matassoni, dicendo anche che, visto che il gruppo si è recato in Svezia con l’aereo, si è impegnato a compensare le emissioni: “Parte del ricavato, infatti, sarà devoluta al progetto ‘Trentino Tree Agreement’, un’iniziativa che si occupa di riforestare le aree devastate dalla tempesta Vaia”.
Alla fine del viaggio ci sarà un evento di restituzione, come scriveva il clan già prima della partenza sul sito dedicato alla raccolta fondi (“L’esperienza scout in Svezia: imparare per proteggere”). “Inoltre ci piacerebbe che la nostra esperienza possa essere d’ispirazione per altre persone e per questo vorremmo, alla fine del nostro viaggio, creare un evento dove poter condividere alla cittadinanza quello che abbiamo fatto”, scriveva il clan Patchwork.
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