La giornalista e direttrice de “La Nazione” Agnese Pini sarà ospite dell’Agosto degasperiano mercoledì 14 agosto alle 18 a Casa Raphael, a Roncegno Terme.
Negli ultimi due anni una parola è tornata con prepotenza a imporsi nel discorso pubblico e nella paura di molti: la parola “guerra”. In realtà non era mai uscita per davvero dal nostro orizzonte: un po’ illusi, un po’ distratti, ci eravamo però convinti non ci riguardasse più. Poi l’invasione russa dell’Ucraina, il tragico rinfocolare del conflitto israelo-palestinese, tra disequilibri geopolitici e preoccupazioni per il futuro, hanno fatto ricordare a tutta l’Europa che gli ultimi 70 anni di pace del continente sono stati un’eccezione della storia, che non è scontato duri per sempre.
Davanti a tutto ciò, la tentazione di chiudere gli occhi è grande. Altri preferiscono avventurarsi in previsioni future, giocando a Risiko con la realtà. Pini invece ha sentito il bisogno di fare un passo indietro e riaprire il grande libro della memoria. Estate 1944, con l’Italia in piena guerra civile, a San Terenzo Monti, un piccolo paese di poche centinaia di abitanti collocato tra Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, lungo la Linea gotica, la bisnonna di Agnese Pini viene uccisa in uno degli eccidi nazifascisti più efferati e dimenticati di quel momento storico, che fece in tutto 159 vittime, soprattutto donne e bambini. “Una storia così lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita. L’ho sentita raccontare fin da quando ero piccola, ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d’Italia e della mia storia personale. Mi sbagliavo”.
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