Si propone di far incontrare la natura e il paesaggio attraverso i linguaggi dell’arte e in particolare del teatro il festival “Al riparo degli Alberi”, la rassegna organizzata dall’Associazione Finisterrae Teatri, che torna per il quinto anno consecutivo sull’Altopiano della Vigolana, a pochi chilometri da Trento alternando spettacoli e laboratori. Parola guida dell’edizione di quest’anno, in programma tra il 5 e il 25 agosto, sarà “Immersione”. Immersione nell’ambiente naturale, per viverlo in maniera più consapevole, con maggiore cura e soprattutto con più creatività. Immersione nella natura che ci circonda e di cui anche noi siamo parte, senza paura di sporcarci; tuffandoci a piene mani, con i piedi, gli occhi, la bocca, il naso, gli orecchi, nella natura, ma anche nella storia, nella comunità, nella vita.
Il programma vede la partecipazione di varie compagnie italiane e propone spettacoli di narrazione, teatro di figura, clown, danza, spettacoli itineranti e laboratori, per comporre un viaggio tra ambiente naturale, memoria e immaginazione; tra bambini che vogliono salvare il mondo, lupi, spiriti silvani e strampalati esploratori.
“L’idea di “Al riparo degli alberi” è nata nell’estate 2020, in piena emergenza Covid, in un momento in cui da una parte abbiamo sperimentato la fragilità, non solo del nostro corpo, ma anche delle relazioni; dall’altra abbiamo assistito ad una sorta di “rivincita” della natura sull’uomo. Una volta tornati fuori abbiamo iniziato a camminare lentamente, con il fiato rotto, quasi timidamente, abbiamo attraversato boschi e radure, incontrato alberi e avvertito un senso di sacralità. Abbiamo sperimentato l’ambiente come cura e protezione e forse, almeno per un istante, abbiamo sentito che quei luoghi potevano davvero essere la nostra casa. Ecco il festival si fonda su questo desiderio: ritrovare la casa, un luogo in cui sentirsi famiglia. Un luogo affidato in particolare ai piccoli e alla loro luminosa vitalità”, spiegano gli organizzatori del festival, che si svolge tra gli alberi, sui sentieri, nelle radure, sul torrente Centa, ma anche nei campi coltivati dell’Altopiano della Vigolana, nelle frazioni di Vigolo Vattaro, Bosentino, Vattaro e Centa San Nicolò
Si comincia il 5 agosto con “Mondo” di Compagnia Anfiteatro, con Marco Continanza, una storia ecologica di resistenza, divertente e poetica. Mondo è il diminutivo di Raimondo, un bambino semplice e tenero, appassionato di ornitologia e vittima di bulli, che cerca di impedire l’abbattimento di un grande tiglio.
A seguire il 7 agosto “Humana foresta” della compagnia Petra di Satriano di Lucania (PZ), un cammino delicato e poetico alla scoperta del mondo naturale e in ascolto del mondo vegetale, ma anche alla ricerca di un contatto e di un dialogo tra alberi e uomini. In scena Antonella Iallorenzi, guida e narratrice.
Il 9 agosto il Collettivo AZIONIfuoriPOSTO di Silvia Dezulian e Filippo Porro con “Percorsi incrociati” porteranno il pubblico sul greto del torrente Centa. I due danzatori in compagnia di alcuni musicisti tenteranno di incidere nello spazio movimenti e sonorità, trasformando il paesaggio in un gioco di tracce e tracciati che coinvolgerà anche il pubblico.
Ancora immersione, ma questa volta nel segno del comico con Clown Plus, un collettivo internazionale di clown che il 12 agosto proporrà un particolare viaggio alla scoperta del bosco, eccentrico, stralunato e poetico.
Il 16 agosto appuntamento con il teatro di figura con “Non solo i lupi hanno fame” di e con Eva Sotriffer, artista altoatesina che mette in scena uno spettacolo senza parole, di burattini e marionette, ispirato al celebre racconto “Zuppa di pietra”, per parlare di stereotipi e pregiudizi.
Il 17 agosto la strada interna che collega Vigolo Vattaro a Bosentino, riservata da qualche anno solo a pedoni e ciclisti, vedrà sfilare la “Parata degli spiriti silvani”, conclusione di un laboratorio di costruzione di mascheroni in cartapesta curato da Teatro a Dondolo e condotto da Michela Cannoletta e Nadezhda Simeonova. Infine, il 23 agosto “Un insolito tesoro” de I Teatri Soffiati percorrerà i campi di patate per raccontare la vera storia avventurosa, straordinaria e insospettabile del delizioso e nutriente tubero.
Il programma prevede anche tre laboratori rivolti a bambini, ragazzi e famiglie: “La parata degli spiriti silvani” di Teatro a Dondolo; “Leggere il bosco”, laboratorio di esplorazione e narrazione curato da Finisterrae Teatri; “Il mio piccolo atlante dei mondi immaginari” curato da Ottotipi spaccio d’arte, laboratorio di fotografia stenopeica. Con scatole di latta trasformate in rudimentali macchine fotografiche, si esplorerà e si fotograferà la natura che ci circonda, concludendo in camera oscura per la stampa. Un modo diverso di guardare ciò che ci sta attorno, nel segno della lentezza.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito con posti limitati e prenotazione obbligatoria presso APT Alpe. Per i laboratori invece è prevista una piccola quota di partecipazione.
Lascia una recensione