È morto la scorsa notte Dario Scarpa, storico corista della Sosat, di cui ha fatto parte per oltre mezzo secolo, fino a quasi 80 anni “con una classe – ricorda la Sosat -, uno stile ed un carisma riconosciutogli da tutti”.
“Per la verità – spiegano dalla Sosat – Dario non ha mai lasciato il Coro perché la divisa gli era stata donata, in segno di riconoscenza, per il suo lungo impegno nella formazione canora che ha dato le origini, quasi cento anni fa, alla coralità alpina. L’ultima sua partecipazione all’attività del Coro è stata una ventina di giorni fa ad una prova concerto”.
“Dario era un tenore ed aveva il classico talento – ricorda il maestro Roberto Garniga – che con un percorso di studio accademico sarebbe approdato nei migliori teatri della lirica. Lui è stato la voce solista per migliaia di concerti del Coro della Sosat ne ‘La Montanara’. Nella sua interpretazione donava un timbro unico che univa il canto popolare al canto lirico. Sono contento che nell’ultima prova fatta ai primi di luglio a Villa Belvedere l’ho invitato a cantare con noi La Montanara, assegnandogli il suo ruolo storico di solista. E la sua interpretazione, anche se il fisico era segnato dalla malattia, è stata all’altezza della sua persona ed ha commosso tutti”.
Andrea Zanotti, presidente del Coro della Sosat, ricorda così l’amico Dario: “L’ho incontrato ieri e gli ho portato oltre ai miei ultimi saluti, quelli del Coro della Sosat, la sua seconda famiglia, esprimendogli la nostra vicinanza nel momento più difficile. Non piangiamo solo il corista ma l’uomo, la sua dirittura morale, il suo equilibrio, la sua capacità di far crescere i rapporti umani intorno a lui. Dario Scarpa è stato per anni e sarà ancora un esempio per tutti”.
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