L a bellezza dell’arte e delle parole scelte con cura unisce grandi e piccoli senza distinzioni. Ne è la prova la serie di laboratori “Seminare le parole” che, organizzati dall’associazione Avulss di Borgo Valsugana, coinvolgono un gruppo di bambini tra i 7 e i 13 anni e alcuni anziani della casa di riposo di Borgo Valsugana.
Il primo incontro si è svolto martedì 9 luglio, ed è stato un successo. “Lavorare con gli anziani è sempre una scoperta”, racconta la presidente di Avulss Daria Divina. “Ho notato che riescono a entrare subito in sintonia con i bambini: hanno un linguaggio tutto loro, si capiscono immediatamente. Anche gli anziani che normalmente erano più restii a partecipare alle attività si sono sentiti coinvolti e sono riusciti a lasciare la loro impronta sul foglio”. Dai tre laboratori – il secondo e il terzo si svolgeranno il 6 agosto e il 3 settembre – nasceranno infatti tre opere d’arte che andranno ad abbellire i piani della casa di riposo di Borgo.
A condurre i laboratori è l’illustratrice Lorena Martinello. “Negli incontri che propongo – spiega – l’arte è uno strumento: non facciamo arte solo per la bellezza del fare arte. Questi laboratori nascono per promuovere l’inclusione sociale senza però parlarne direttamente”. È l’ambiente stesso a suggerire un’apertura. “Tutto viene preparato in modo tale che le persone siano aiutate a interagire in un ambiente libero dal giudizio: allo stesso tavolo vengono fatte sedere persone di età molto diverse e con competenze molto diverse. Dopodiché vengono assegnati dei compiti che sono pensati apposta perché ciascuno non possa assolverli da solo, ma debba per forza chiedere aiuto a un’altra persona. In questo modo iniziano ad esserci delle interazioni e a nascere dei legami”.
Il primo laboratorio è stato dedicato alla parola “grazie”. “I bambini hanno parlato di empatia e di gratitudine. Uno di loro ha scritto la parola ‘casa’ perché ha detto di essere grato per quella. Quando qualcuno gli ha suggerito di scrivere ‘famiglia’ e ‘amici’, lui ha risposto che erano già inclusi nella parola ‘casa’. Sono dei laboratori in cui, pur nel gioco, escono momenti di grande profondità”, commenta Martinello.
“Il volontariato per noi è una grande risorsa: è stato bello veder partecipare in modo attivo tutti i residenti, in alcuni casi accompagnati anche dai loro familiari”, commenta Serena Agostini, assistente sociale della casa di riposo di Borgo.
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