Rieducato il gallo cedrone “confidente” della Val di Fiemme

Ha recuperato il suo istintivo distacco dagli esseri umani, fondamentale per la sua sopravvivenza in un ambiente naturale che presenta numerosi pericoli, tra cui predatori e potenziali atti di bracconaggio, il gallo cedrone “confidente” della Val di Fiemme.

Ha dunque raggiunto l’effetto sperato, l’operazione di gestione e salvaguardia che il Corpo forestale trentino – in collaborazione con il Servizio Faunistico della Provincia – ha condotto in favore di un esemplare dal comportamento anomalo, avvistato a inizio anno a Passo Lavazè. Un esemplare diventato suo malgrado protagonista di selfie e video postati sui social network per le sue comparsate sulla pista da sci. Questo splendido animale, un maschio, cantava come se fosse il periodo degli amori, si lasciava avvicinare e addirittura toccare, senza troppo timore.

Appartenente alla sottofamiglia dei tetraonidi e specie emblema dei boschi delle Alpi, questo esemplare aveva causato preoccupazione per la sua eccessiva familiarità con gli esseri umani, esponendosi a rischi significativi e creando potenziali pericoli per gli sciatori. Dopo un’attenta valutazione e con il parere favorevole dell’Osservatorio Faunistico provinciale, il personale forestale – affiancato dal biologo specializzato in tetraonidi, dottor Luca Rotelli – aveva proceduto con una delicata operazione di cattura e traslocazione il 7 febbraio.

L’animale, trattato con il massimo rispetto e cura, è stato dotato di un radiocollare Vhf per il monitoraggio del suo benessere e dei suoi spostamenti. Nel corso dei mesi successivi, il Corpo Forestale trentino e il Servizio Faunistico hanno vigilato costantemente sul gallo cedrone, documentando il suo adattamento e la sua riabilitazione. L’operazione è stata un successo e la stagione degli amori è stata un banco di prova per questo soggetto dal comportamento anomalo.

In caso di avvistamento di un gallo cedrone dalla condotta insolita, le persone sono invitate segnalarlo: il personale del Corpo forestale trentino e quello del Servizio Faunistico valuteranno l’intervento più opportuno.

 

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