Per limitare la diffusione della zanzara tigre che, a differenza della specie autoctona, si attiva di giorno, al mattino e nel tardo pomeriggio, risultando particolarmente molesta e rendendo difficile la frequentazione di parchi e giardini, il Comune di Trento ha elaborato negli ultimi anni un piano di monitoraggio e di intervento.
Quest’anno le azioni adottate per l’estate prevedono interventi sui tombini e sulle caditoie stradali, con trattamenti con larvicida a cura della società Novareti; distribuzione di kit larvicidi gratuiti all’Urp e in undici circoscrizioni (Gardolo, Meano, Ravina Romagnano, Argentario, Povo, Mattarello, Villazzano, Oltrefersina, San Giuseppe Santa Chiara, Sardagna e Bondone); collocazione gratuita in tutti i nidi e nelle scuole materne pubbliche presenti sul territorio comunale (46 strutture) di trappole ecologiche per il monitoraggio e la cattura delle femmine di zanzara (il progetto, in collaborazione con il Muse, è stato adottato dopo il successo della scorsa estate del progetto pilota a Roncafort); distribuzione in alcuni uffici aperti al pubblico di opuscoli informativi con tutti consigli utili per contrastare la diffusione delle zanzare.
L’amministrazione comunale ricorda che nel periodo compreso tra il 3 giugno e il 31 ottobre 2024 è in vigore l’ordinanza del sindaco per la lotta alla diffusione della zanzara tigre e della zanzara comune rivolta a cittadini e imprese che dovranno adottare una serie di precauzioni al fine di eliminare ogni potenziale focolaio larvale dovuto al ristagno d’acqua.
Si ricorda anche che l’utilizzo di prodotti per uccidere le zanzare adulte, secondo il Piano di controllo provinciale, è considerato come strumento straordinario e va autorizzato dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari: ciò per evitare il rischio di rendere resistenti ai trattamenti questa e altre specie di zanzara.
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