Cade oggi, venerdì 14 giugno, la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel giorno della nascita di Karl Landsteiner (1869-1943), professore di origine austriaca naturalizzato statunitense, che, grazie alla sua scoperta nel 1900 dei gruppi sanguigni, fu insignito nel 1930 del premio Nobel per la Medicina e Fisiologia.
Da allora la donazione di sangue ha accompagnato lo sviluppo tecnologico della medicina e chirurgia ed oggi è essenziale per il normale funzionamento degli ospedali di tutto il mondo e per la possibilità di effettuare innumerevoli cure, non solo in emergenza, quali gli interventi chirurgici con un minimo di complessità, i trapianti di organo, il trattamento efficace di tumori e di malattie neurodegenerative e così via. Le Associazioni dei donatori di sangue garantiscono da quasi un secolo la disponibilità di farmaci emo e plasma derivati, promuovono la donazione di sangue e raccomandano l’osservanza di sani stili di vita fra i giovani.
Le donazioni di sangue, solamente in Italia, salvano ogni anno 640 mila vite, anche se il numero dei donatori, in particolare tra i giovani risulta in calo. Questa Giornata vuole quindi essere un invito a tutti coloro che, tra i 18 e i 65 anni, in buone condizioni di salute, volessero aggiungersi al milione e mezzo di persone che ogni anno nel nostro Paese donano il sangue. Un’opportunità per diffondere la Cultura del Dono, sia esso sangue – plasma, midollo osseo o organi. È anche occasione per renderci consapevoli del valore del modello trasfusionale italiano quale esempio di eccellenza, ponendo al centro il ruolo del volontariato e dell’associazionismo senza scopo di lucro.
Anche il Comune di Trento, capitale europea del Volontariato, vuole ricordare l’importanza di tale generoso gesto illuminando venerdì 14 giugno 2024 la fontana di Nettuno in piazza Duomo con il colore rosso, simbolo della solidarietà dei tanti donatori di Sangue.
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