Ingegneri trentini in assemblea: la professione cresce

Presente e futuro della professione sono le questioni al centro della relazione della presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento Silvia Di Rosa, che nel pomeriggio di giovedì 6 giugno all’ITAS Forum di Trento ha aperto con la sua relazione l’assemblea ordinaria 2024 dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento. Il presente perché la presidente ha affrontato i temi caldi dell’ingegneria di oggi, ad un anno dalle celebrazioni del Centenario dell’Ordine, a partire dalla valorizzazione della professione e dell’adeguato riconoscimento del suo ruolo nella società; il futuro perché sono tante le sfide che, in questo tempo, attendono il futuro dell’ingegneria

Sfide da vincere oggi, facendo rete, e per questo è incessante il lavoro dell’Ordine nell’ambito della rappresentanza e del coinvolgimento, a partire dalla collaborazione con l’Università di Trento, con i tre dipartimenti di Ingegneria. “Dobbiamo essere capaci di raccontare il valore dell’iscrizione all’Ordine anche a chi non svolge la professione”, ha detto Di Rosa. Un valore che risulta evidente andando a guardare le attività delle Commissioni dell’Ordine: fondamentale l’apporto, per citarne alcune, della Commissione strutture e geotecnica nell’adeguamento della zonazione sismica del territorio provinciale, e prezioso è stato il contributo tecnico, ma anche umano, della Commissione protezione civile nell’affrontare le recenti emergenze che hanno colpito il territorio trentino e non solo. “Proprio in questi giorni alcuni colleghi sono in partenza, al seguito della Protezione civile trentina, per i Campi Flegrei, territorio campano soggetto nell’ultimo periodo a frequenti episodi di terremoto da bradisismo”. 

Un’attenzione al territorio manifestata dall’Ordine anche a livello nazionale, con l’Assemblea dei Presidenti che si è riunita a L’Aquila nello scorso mese di aprile, per ricordare a 15 anni di distanza il drammatico terremoto del 2009. “Bisogna lavorare sulla prevenzione. Ed è fondamentale cercare di definire le priorità. Che senso ha efficientare energeticamente un immobile fragile da un punto di vista sismico? Quanto sia importante riflettere su programmi a medio e lungo termine, anziché contingenti, ce lo ha insegnato il Superbonus, con la lievitazione dei prezzi a fronte di una domanda esagerata. A tal proposito, per definire le condizioni di rischio e, quindi, la classe di sicurezza, torna prepotentemente alla ribalta il “Fascicolo del fabbricato”, ha aggiunto la presidente Di Rosa.

Un po’ di numeri sulla professione: oggi in Trentino gli ingegneri iscritti all’albo sono 2949, con 42 nuove iscrizioni da dicembre ad oggi. Tra loro, le colleghe donne hanno raggiunto il 17,7%, un dato più alto rispetto alla media nazionale, che si attesta al 16,9%. “Nel 2023 sono stati assunti nelle imprese italiane 117 mila ingegneri, quasi 5 mila in più rispetto all’anno precedente. Un numero importante, su cui dobbiamo riflettere”, ha commentato la presidente Di Rosa: La domanda di profili ingegneristici da parte delle imprese si concentra in particolar modo verso i laureati del settore industriale (44.300 assunzioni), ma si rivela molto elevata per tutti gli indirizzi di laurea”.

Torna il tema della formazione presentando anche il lavoro della Fondazione Negrelli, che nell’ultimo anno ha saputo erogare ben 48 corsi, coinvolgendo 1431 partecipanti, ma anche l’aspetto della divulgazione, con l’Ordine degli Ingegneri trentino che nel 2024, per la prima volta, ha partecipato al Festival dell’economia di Trento con uno speech di valore, sul tema della transizione energetica, che sarà riproposto a luglio con l’Ordine di Milano. “Un argomento su cui gli ingegneri hanno competenze importanti che possono spendere”, ha detto la presidente Di Rosa, prima di lasciare spazio all’approvazione del bilancio consuntivo del 2023, presentato dalla tesoriera dell’Ordine, l’ing. Lorenza Tavernini, e all’intervento di Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.

A fare il punto sullo stato dell’arte degli “Interventi sul territorio provinciale finanziati dal PNRR e il relativo avanzamento” è stato quindi l’Assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca della Provincia Autonoma di Trento Achille Spinelli. “Il PNRR è per il Trentino un’occasione strategica di crescita e innovazione. Il nostro territorio con tutte le sue realtà è impegnato nei percorsi di attuazione, per un piano che complessivamente a livello provinciale vale 1,29 milioni, con un aumento rispetto al dato di inizio anno al netto delle evoluzioni che ci sono state. Tra i nuovi progetti ci sono gli acquedotti, i droni per la protezione civile, le stazioni a idrogeno di A22. In generale tutte le iniziative avviate, nella loro diversità, rappresentano un’opportunità anche per il mondo delle imprese e dei professionisti, oltre che un beneficio a lungo termine per la comunità e i cittadini”, ha precisato Spinelli.

In chiusura, dopo la consegna delle medaglie agli iscritti all’Ordine che hanno maturato i 50 anni di laurea, l’ing. Jonni Malacarne, della Commissione Innovazione, ha parlato di come l’Intelligenza artificiale possa essere strumento a supporto dell’ingegneria.

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