È il grande cuore il segreto di Marco Aggravi, atleta windsurf trentino che vince la sua gara più importante ogni giorno, accompagnando circa 1500 persone con disabilità, motoria o cognitiva, nell’avvicinamento all’attività sportiva. “Marco Ita108: lo sport che unisce” è il nome del suo progetto, che da 15 anni permette a ragazzi e ragazze, dai 16 agli oltre 60 anni di età, di scoprire discipline altrimenti difficili da praticare, e attraverso di esse trovare un’importante occasione di socialità e inclusione.
Come è accaduto a Bolognano in occasione del Palio delle Contrade che si è svolto nel fine settimana dell’1 e 2 giugno, tradizionale appuntamento che mette alla prova su più discipline centinaia di partecipanti. Tra loro c’erano anche Caterina e Fabio, seguiti dalla cooperativa GSH di Cles, attiva nelle valli del Noce, e Ann, dell’Amalia Guardini di Rovereto, che, accompagnati da Aggravi, sono stati premiati sul palco prima di prendere parte alla gara di corsa. “È stata una grande emozione per loro. Sono tre notti che dormono con le medaglie addosso”, ci racconta l’atleta, che con i ragazzi ha instaurato prima di tutto un forte legame di amicizia. “Con loro ho un rapporto bellissimo, che va al di là delle attività che facciamo assieme. Mi chiamano per sentire come sto, per ricordarmi di mettere la crema solare o il cappellino quando mi alleno: sono il loro atleta amico”, racconta, quasi commuovendosi quando ci spiega la sua rabbia nel vedere che nella società, invece, ci sono ancora tante resistenze e troppi pregiudizi quando si tratta il tema della disabilità. “Sono ragazzi diversamente abili, ragazzi speciali – ci dice con la voce rotta dall’emozione – sono soltanto stati un pochino meno fortunati di noi”. Per regalare loro momenti di sport, socialità e inclusione, Marco Aggravi mette a disposizione il suo tempo e le attrezzature della sua palestra Fit+, ad Arco, dove i ragazzi si allenano gratuitamente tutto l’anno. E con l’arrivo della bella stagione l’attività si sposta sulle sponde del vicino lago di Garda, dove sul prato della scuola di surf Segnana, a Torbole, i partecipanti possono mettersi alla prova con un simulatore di windsurf.
Aggravi collabora in particolare con Anffas, Amalia Guardini, GSH e la coop. Eliodoro di Riva, ma sulle spiagge di Torbole lo raggiungono anche tante persone con disabilità provenienti da Lombardia e Veneto. “Il progetto va anche oltre i confini provinciali, con eventi e attività in tutta Italia”, ci spiega. “Da soli non è facile portare avanti tutto questo, ma ci metto il cuore, e finché ce la faccio vado avanti”. Un supporto arriva anche da Trentino Marketing, e da una rete che l’atleta spera di allargare sempre di più. “Quello che faccio io possiamo farlo tutti, possiamo aiutare questi ragazzi, fare rete. Certo, però, che se ognuno va per conto suo o ci si gira dall’altra parte e si fa finta di niente questi ragazzi non verranno mai inclusi nella società”, osserva ancora Aggravi: “A volte basterebbe davvero poco per regalare loro qualcosa di importante, e la soddisfazione, alla fine, ripaga da tutte le fatiche fatte”.
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