In biblioteca a Ravina una mostra dedicata al centenario della morte di Kafka

Per il centenario della morte di Franz Kafka (3 giugno 1924), alla biblioteca di Ravina è stata allestita una piccola mostra bibliografica. A essere esposti non sono solo i romanzi dell’autore cecoslovacco, che possono essere richiesti in prestito, ma anche una raccolta dei suoi disegni, biografie, saggi critici e altre opere letterarie a lui dedicate.

Kafka è uno degli scrittori centrali del Novecento, un autore che, per dirlo con le parole dello scrittore Alberto Manguel, “è stato letto letteralmente, allegoricamente, politicamente, psicologicamente. Queste letture soverchiano quotidianamente i testi che le hanno generate”. Le continue interpretazioni dell’opera di Kafka hanno generato l’aggettivo “kafkiano”, il quale rimanda a circostanze e situazioni assurde, inverosimili, e a dimensioni narrative irrazionali. Non che questo non sia vero, ma Kafka, ne è convinto Giorgio Fontana, non è “kafkiano”, “perché la sua opera non si lascia ridurre a niente di così unilaterale e semplificato”. C’è poi lo stesso Kafka a dire, in una lettera all’amico Oscar Pollak, cosa deve produrre un libro nel lettore: “Io penso che dobbiamo leggere solo libri che ci scuotano e che ci provochino. […] Un libro deve essere l’ascia che spezza il mare ghiacciato che è dentro di noi”.

Queste e tante altre riflessioni si trovano nella breve pubblicazione curata dal bibliotecario Stefano Frasnelli, che ha raccolto nell’opuscolo le opere di Kafka, alcuni suggerimenti di lettura e qualche curiosità sull’autore.

Per informazioni sulla mostra e per leggere l’opuscolo si può visitare la pagina dedicata nel sito della Biblioteca al link https://tinyurl.com/yc6cpwna.

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