Borgo chiama Iran. Quattro incontri per approfondire la situazione iraniana

L’associazione culturale “Mosaico” di Borgo Valsugana promuove una quattro giorni dal titolo “Borgo chiama Iran. Donna vita libertà” sulla situazione del Paese asiatico dove il regime degli ayatollah reprime ogni forma di dissenso e libertà.

Giovedì 23 maggio, alle ore 20,30 all’Auditorium del polo scolastico, verrà proiettato il film “Tatami – Una donna in lotta per la libertà” di Guy Nattiv e Zamir Ebrahimi. Protagonista una judoca iraniana a cui il regime ordina di ritirarsi dai campionati del mondo, fingendo un infortunio, perché in finale potrebbe incontrare un’atleta israeliana, simbolo di uno Stato, quello israeliano, acerrimo nemico. Presentato nella sezione Orizzonti all’ultima Mostra di Venezia, “Tatami” è un atto di accusa, nitido e diretto, contro il regime iraniano”, sottolinea mymovies. Cosa deciderà di fare Leila, la protagonista? La proiezione sarà preceduta dall’intervento di Alessandra Campedelli, già allenatrice della nazionale di pallavolo femminile iraniana e ora di quella del Pakistan.

Venerdì 24 maggio, invece, musica in piazza Degasperi, a partire dalle ore 20,30 con il gruppo iraniano di trip-hop “BowLand”. Il giorno dopo, sabato 25 maggio, alle ore 17, nello spazio Klien, interverrà l’artista Majid Bita, videomaker che ormai vive in Italia, autore della graphic novel “Nato in Iran”. Rifletterà sulla libertà nell’arte. “Nato in Iran” racconta la vita dell’autore nel suo Paese di nascita, tra contraddizioni, censura, speranza e delusione.

Domenica 26 maggio, alle ore 11, ancora allo spazio Klien, è infine in programma l’incontro con l’antropologa e ricercatrice Sara Hejazi che inquadrerà la situazione politica e sociale in Iran.

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