Giovedì 23 maggio nella sala conferenze del Centro studi Erickson di Gardolo si terrà il rinnovo di tutte le cariche elettive del consiglio direttivo di Anffas del Trentino. Quel giorno finirà dopo 12 anni anche il mandato di presidente di Luciano Enderle. “Riusciamo a mantenere la qualità del servizio nonostante le rette siano rimaste pressoché invariate da almeno dieci anni, e non più rispondenti al costo della vita. Ma è sempre più difficile”, ha affermato. Un esempio: la retta della comunità alloggio ammonta a 145 euro al giorno, nel 2011 era pari a 146. Aggiornata al reale costo della vita, oggi salirebbe a 183 euro. Situazioni analoghe anche per gli altri servizi.
Secondo Luciano Enderle, “il Terzo Settore trentino rappresenta un patrimonio unico che ha raggiunto livelli eccellenti, con numerose organizzazioni che contribuiscono significativamente all’economia provinciale. Tuttavia, queste spesso vengono considerate semplici entità gestori anziché attori della realtà sociale. È importante rafforzare la collaborazione e la coprogettazione tra enti pubblici e del terzo settore, evitando logiche competitive che limitano l’azione del Terzo Settore. Al centro di quest’azione deve esserci sempre la persona, con il suo progetto di vita, con la sua unicità e i suoi bisogni specifici, per garantirne inclusione e benessere. Investire in un welfare umano e personalizzato è fondamentale per favorire la crescita e lo sviluppo del territorio”.
Dal 1965 Anffas è presente sul nostro territorio provinciale, ad oggi con 40 strutture e 46 servizi, per prendersi cura di 1241 persone (erano 728 nel 2012) con disturbi del neurosviluppo in ogni fascia d’età ed in base a differenti bisogni di supporto, nell’incessante impegno a promuovere giorno dopo giorno la loro felicità, autodeterminazione, tutela, sostegno, progresso e futuro, offrendo costante sostegno anche ai loro famigliari. I dipendenti sono 663.
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