Si sono riunite in assemblea nella mattinata di domenica 19 maggio le 213 associazioni che fanno parte della Federazione delle Pro Loco trentine, e per mezzo dei loro rappresentanti, hanno rinnovato la fiducia a Monica Viola, presidente uscente, ed hanno eletto i nuovi membri del Consiglio direttivo, nonché dell’Organo di controllo e i probiviri.
“Ne esce una Federazione che consolida il lavoro avviato 4 anni fa, ma che ora, con un contesto decisamente più favorevole rispetto agli anni che abbiamo alle spalle (Covid e riforma del terzo settore hanno condizionato molto l’operatività degli anni scorsi), punta a innovare e qualificare il lavoro delle Pro Loco, in primis attraverso sinergie con settori per noi innovativi, come la cultura e la scuola”, è il commento a caldo della presidente Monica Viola: “Siamo certi che questi nuovi impulsi porteranno un arricchimento a quello che rimane il nostro interesse primario, il benessere delle comunità, legato ad uno sviluppo armonico e consapevole del turismo. Ci sta a cuore in particolare il coinvolgimento delle scuole e dei giovani, per creare nuovi volontari del futuro”.
Oltre a Viola, riconfermati nel suo Consiglio il vice, Fabio Chiodega (Pro Loco Bolbeno) e Claudia Lenarduzzi (Pro Loco Aldeno). Entrano Sebastiano Matteotti (Pro Loco Sant’Antonio Dro), Martina Inama (Pro Loco Taio), Edoardo Agostini (Pro Loco Capriana) e Giacomo Nicoletti (Pro Loco Borgo Valsugana). Di sei consiglieri, tre hanno meno di trentacinque anni.
Le cariche di Probiviri sono andate a Diego Coletti (Pro Loco Flavon), Graziella Bernardini (Pro Loco Nosellari Oltresommo) e Carla Sartori (Pro Loco Madrano Canzolino).
Confermati all’organo di controllo Silvia Decarli, Adriano Messaroli e Alessio Franch.
Durante l’assemblea sono stati inoltre presentati i principali dati che rappresentano la Federazione: il primo dato significativo è la crescita sostanziosa del numero delle Pro Loco, che sono passate da 182 (2020) a 213 (2023). Interessante anche il sempre maggiore coinvolgimento nelle associazioni di giovani e donne, con l’età media scesa da 43 a 42 anni e le donne al 30% delle posizioni apicali.
Per quanto riguarda i progetti, si evidenzia in questi anni un grande impulso alla formazione, con 51 corsi attivati (in presenza e online) e oltre 1330 volontari Pro Loco partecipanti. Grande spinta anche alla ricerca, con due progetti attivati: “Alla ricerca della cultura” (2020) e “Volontariato e benessere: le Pro Loco come soggetti di promozione della qualità della vita”, (2023, in collaborazione con la prof.ssa Lea Ferrari).
Altra cifra caratteristica di questo mandato, l’attenzione alla cultura: è di lunedì scorso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il METS, Museo Etnografico Trentino di San Michele, volto alla realizzazione di progetti ed iniziative sinergiche.
Il quadro finanziario della Federazione restituisce un ente in salute, con un saldo sostanzialmente alla pari, composto da entrate per circa 450.000 euro (quasi tutte da attribuire a contributo della PAT), e costi poco inferiori (448.000 euro). Le principali voci di spesa sono quelle per il personale della struttura e per l’offerta di servizi agli associati.
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