A Trento sono attivi 16 gruppi di controllo di vicinato che inglobano 150 volontari, per un totale di sei circoscrizioni coperte dall’iniziativa. Se ne è parlato nel corso di una riunione che si è svolta al Commissariato del Governo.
“La sicurezza può avere vari contorni e non può essere competenza di una sola istituzione. Si tratta di problema che riguarda tutti: istituzioni, enti locali, associazioni e singoli cittadini. È quindi auspicabile un sempre maggiore contributo dei cittadini alla sicurezza partecipata e integrata, nel rispetto e nella consapevolezza delle regole. Il Protocollo e la sua più ampia diffusione e divulgazione vanno in questa direzione”, ha detto il commissario del Governo Filippo Santarelli, che ha espresso piena soddisfazione per l’impegno profuso da tutti gli attori a vario titolo coinvolti.
“Quando si parla di sicurezza, il rischio è che le richieste di partecipazione dei cittadini si traducano in una volontà disordinata e confusa. Il Protocollo va nel senso di un approccio ordinato alla dimensione della sicurezza partecipata e l’incontro odierno costituisce una preziosa occasione di confronto”, ha commentato il sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha promesso un impegno per estendere l’iniziativa alle circoscrizioni che non vi aderiscono ancora.
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