Gli agricoltori italiani, ma anche di altri Paesi, protestano, arrivando fino al “confine” del Brennero, a salvaguardia di quelli che definiscono “i loro diritti”. In questo accontentati della Commissione europea che ha derogato ai principi della Pac, la Politica agricola comune e al Green deal che ponevano vincoli più stringenti nella direzione di un’agricoltura sostenibile, si tratti di un minor uso di pesticidi come di emissione di agenti inquinanti. Dell’agricoltura, un documentario racconta cos’è e con quali pratiche si svolge l’attività di uno dei suoi settori, quello dell’allevamento intensivo. “Food for profit” dei registi Paolo D’Ambrosi (giornalista e sceneggiatore) e Giulia Innocenzi (produttrice) sarà proiettato martedì 16 aprile, alle ore 20,30 all’auditorium di Lavis dal cinema Nuovo Astra, in collaborazione con Mandacarù.
“Un pregevole atto d’accusa nei confronti delle istituzioni europee e i sussidi agli allevamenti intensivi”, riassume mymovies. “Il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico”, il lancio della serata. La cinepresa entra, ad esempio, in un allevamento di polli del Polesine e in un altro, di vacche, in Germania come in quello di maiali, a Murcia, in Spagna. Un doc d’inchiesta e di denuncia lungo un’ora e mezzo.
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